Statue moai all'Isola di Pasqua
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Isola di Pasqua: un angolo misterioso nel cuore del Pacifico

Tempo di lettura: 2 minuti

Come organizzare un viaggio slow all’Isola di Pasqua, meta ideale per gli chi ama immergersi nella natura o circondarsi di atmosfere misteriose 

Conosciuta anche come Rapa Nui, l’Isola di Pasqua è un’isola vulcanica situata nell’Oceano Pacifico sudorientale. Famosa per le iconiche statue moai, ha alle spalle una storia ricca di misteri che affascinano visitatori e studiosi di tutto il Mondo.

Le statue moai

Le moai, gigantesche sculture monolitiche in pietra tufica, sono il simbolo indiscusso dell’Isola di Pasqua. Si stima che ne siano state erette circa 1.000 tra il XIII ed il XVI secolo dalla popolazione Rapa Nui.

Alte fino a 10 metri e pesanti fino a 80 tonnellate, queste figure enigmatiche rappresentano divinità ancestrali. Ancora oggi, il mistero che avvolge la loro creazione e il loro trasporto rimane irrisolto, alimentando il fascino di quest’isola remota.

Un’isola ricca di tesori

L’Isola di Pasqua offre ben oltre le sue celebri statue. Paesaggi vulcanici, spiagge incontaminate e siti archeologici di grande interesse sono tra i punti di forza di quest’angolo di Pacifico. Che cosa si può visitare in quest’isola? Di seguito, un breve excursus delle sue maggiori attrattive.

  • Rano Raraku. Una cava vulcanica che ospita centinaia di moai in diverse fasi di lavorazione, offrendo uno spaccato sulla loro creazione.
  • Ahu Tongariki. Un sito archeologico costiero con 15 moai allineati di fronte all’Oceano.
  • Orongo. Un cratere vulcanico estinto da cui si gode una vista panoramica sull’isola. L’attrattiva ospita i resti di un villaggio cerimoniale legato al culto del “uomo-uccello”.
  • Anakena. Una spiaggia con acque turchesi e sabbia bianca, ideale per nuotare, fare snorkeling e rilassarsi.
  • Terevaka. Il vulcano più alto dell’isola, raggiungibile con un trekking impegnativo che regala viste mozzafiato sull’Oceano sottostante.

Un’isola divenuta Patrimonio dell’Umanità

L’Isola di Pasqua è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La sua unicità culturale e naturale è purtroppo minacciata da fattori come l’erosione costiera, l’inquinamento e il turismo di massa. Per la conservazione di quest’angolo paradisiaco è fondamentale un impegno costante.

Informazioni utili per organizzare un viaggio all’Isola di Pasqua

Per visitare al meglio l’Isola di Pasqua è bene pianificare il viaggio. L’unico modo per raggiungerla  è in aereo. L’aeroporto Mataveri è collegato con voli diretti dal Cile continentale.

Quando andare? La scelta dipende dalle esigenze soggettive. Il clima nell’isola  è temperato tutto l’anno, con temperature medie che oscillano tra i 18°C e i 24°C. La stagione secca è inclusa tra Maggio e Ottobre, quella umida tra Novembre e Aprile.

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Gli spostamenti non sono difficoltosi. Essendo piccola, l’isola può essere facilmente esplorata  in bicicletta, a piedi o in auto a noleggio. Suggeriamo le prime due opzioni slow per godere appieno dei tesori locali.

Per l’alloggio, sono disponibili diverse opzioni: dai bungalow fino agli ostelli e  agli affittacamere.

Oltre alle visite ai siti archeologici e alle attività all’aria aperta, l’Isola di Pasqua offre anche la possibilità di immergersi nella cultura Rapa Nui partecipando a Festival, cerimonie tradizionali e lezioni di scultura di moai.

Raccomandiamo di mostrare il massimo rispetto per la natura e la popolazione locale.

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