Chiediamoci il perché. La scoperta proviene da uno studio
I bambini tendono a fidarsi più dei robot che degli esseri umani. Li preferiscono come insegnanti e confidenti. A evidenziarlo è uno studio condotto su 111 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.
Lo studio
I risultati, rilevanti soprattutto per l’ambito educativo e scolastico, sono stati pubblicati sulla rivista Computers in Human Behavior da un gruppo di ricerca internazionale guidato dall’Istituto Reale di Tecnologia di Stoccolma, in Svezia.
Per determinare quale fonte di informazioni i bambini considerassero più affidabile, gli esperti hanno mostrato loro video in cui sia persone che robot etichettavano oggetti con nomi corretti o sbagliati. Nei casi in cui sia i robot che gli umani risultavano parimenti affidabili, i bambini preferivano rivolgersi ai robot per chiedere il nome di oggetti sconosciuti, accettandone le risposte come corrette.
I piccoli coinvolti nello studio hanno anche dichiarato di preferire i robot come insegnanti, amici o confidenti a cui rivelare segreti.
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Dall’analisi è per di più emerso che gli errori vengono percepiti diversamente. Di fronte a uno sbaglio umano, i bambini tendono a pensare che sia intenzionale, mentre non hanno questa percezione nei casi in cui sia un robot a sbagliare.
Il rapporto con i robot varia in base all’età: i bambini più grandi tendono a fidarsi leggermente di più degli umani, ma solo quando i robot si dimostrano meno affidabili. In situazioni di pari affidabilità, i robot continuano a essere favoriti.
“Cosa renda i robot preferibili resta ancora una domanda aperta“, concludono i ricercatori. Attendiamo ulteriori sviluppi per comprendere il meccanismo psicologico che regola tale propensione.
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