San Francesco d'Assisi e il lupo di Gubbio
Cultura - Storia e Filosofia

San Francesco d’Assisi: il Santo ecologista portavoce dell’amore incondizionato

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La figura intramontabile di San Francesco d’Assisi, apostolo dell’amore incondizionato verso l’intero Pianeta. Pensiero e curiosità sul Santo ecologista

San Francesco d’Assisi è noto per il suo profondo legame con la natura. Il suo amore per tutte le creature del Pianeta ha permeato ogni aspetto della sua vita e del suo insegnamento. Per Francesco, gli animali non erano esseri inferiori, ma fratelli e sorelle da rispettare e salvaguardare. Il suo profondo rispetto nei confronti della natura, in ogni sua manifestazione, gli è valso l’attributo di “Santo ecologista”, tanto da essere tuttora considerato Patrono di chi lotta per tutelare l’ambiente.

La Leggenda di San Francesco e il lupo

Un esempio emblematico del suo rapporto speciale con gli animali è la celebre Leggenda di San Francesco e il lupo di Gubbio. Si narra che un lupo feroce terrorizzasse la città umbra. Francesco, con coraggio e amore fraterno, si recò incontro all’animale. Usando parole pacate e rassicuranti, lo placò. Da quel giorno, il lupo divenne mansueto e visse in pace con gli abitanti del paese.

L’amicizia con Santa Chiara (o l’amore?)

Santa Chiara, sua prima seguace e co-fondatrice dell’Ordine Francescano, condivideva con Francesco l’amore per la natura e gli animali. I due hanno collaborato e unito sogni e speranze, per creare un’oasi di pace nel convento fondato insieme. Un rifugio armonioso, in cui animali di diverse specie vivevano in libertà e serenità.

Santa Chiara e San Francesco
Dal film “Chiara” di Susanna Nicchiarelli (2022)

Il Cantico delle Creature: un inno alla natura di tutti i tempi

Il Cantico delle Creature, composto dal Santo di Assisi in lingua volgare umbra tra il 1224 e il 1226, rappresenta un capolavoro letterario di immenso valore poetico e ambientale.

Nel testo, Francesco, con una sensibilità unica, celebra la bellezza e la perfezione del creato, dalla terra al cielo, dagli animali alle stelle. Ogni creatura, agli occhi del Santo, è un riflesso della bontà divina, e merita di essere lodata e amata.

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Il Cantico contiene anche un messaggio di fratellanza universale. Francesco invita l’uomo a riconoscere la sua interconnessione con tutte le creature, animali e vegetali, e a vivere in armonia con il Pianeta. Un messaggio che risuona tutt’oggi come un esempio di grande attualità. Come del resto lo è la vita stessa di San Francesco, improntata alla semplicità e alla povertà: un modello sostenibile di grande ispirazione. Il suo esempio ci insegna a vivere in armonia con i ritmi della natura e a non abusare delle sue risorse.

Il testo del Cantico delle Creature in lingua volgare

Altissimu, onnipotente, bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
A Te solo, Altissimo, se confano,
e nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le Tue creature,
spezialmente messer lo sole,
lo quale iorna, et illumina per noi.
Ello è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato sie, mi’ Signore, per la luna e le stelle:
le quale in cielo hai formate chiare e belle.

Laudato sie, mi’ Signore, per frate vento,
e per aere e per nuvolo e per sereno e per onne tempo,
per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato sie, mi’ Signore, per acqua, la quale è multo utile e humile e preziosa e casta.

Laudato sie, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale allumini la nocte:
ello è bello e iocundo e robustoso e forte.

Laudato sie, mi’ Signore, per la nostra madre terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi fructi con coloriti flori e herba.

Laudato sie, mi’ Signore, per quelli che perdonano per amore Tuo,
e che sostengono infirmitate e tribulatione.

Laudato sie, mi’ Signore, per la nostra morte corporale,
da la quale nullu homo pò scampare:
guai a quelli che morrano in peccato mortale!
Beati quelli che se ne trovaranno in la Tua santissima voluntate,
ka la morte seconda non li farrà male.

Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate.

Il testo del Cantico delle Creature in italiano contemporaneo

Altissimo, onnipotente, buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione.

Solo a Te, Altissimo, si addicono, e nessun uomo è degno di menzionarti.

Sii lodato, o mio Signore, con tutte le tue creature, specialmente messer fratello sole, che è giorno e attraverso il quale ci illumini. Ed esso è bello, raggiante e con grande splendore: esso simboleggia Te, Altissimo.

Sii lodato, o mio Signore, per sorella lune e le stelle; le hai create in cielo, chiare, preziose e belle.

Sii lodato, o mio Signore, per fratello vento e per l’aria serena e nuvolosa e ogni tempo, grazie al quale dai il nutrimento alle tue creature.

Sii lodato, o mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile, umile, preziosa e pura.

Sii lodato, o mio Signore, per fratello fuoco, grazie al quale illumini la notte: ed esso è bello e gioioso, vigoroso e forte.

Sii lodato, o mio Signore, per nostra sorella madre terra, che ci sostiene e nutre, e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.

Sii lodato, o mio Signore, per quelli che perdonano per il tuo amore e sopportano malattie e tribolazioni.

Beati quelli che sopporteranno questo in pace, poiché saranno incoronati da te, Altissimo.

Sii lodato, o mio Signore, per nostra sorella la morte del corpo, dalla quale nessun uomo mortale può sfuggire: guai a quelli che moriranno in peccato mortale; beati quelli che essa troverà nella Tua santissima volontà, poiché la seconda morte non farà loro male.

Lodate e benedite il mio Signore e ringraziatelo, e servitelo con grande umiltà.

La Croce di San Francesco d’Assisi: simbolo di amore e redenzione

La croce di San Francesco, conosciuta anche come “Tau francescano”, è un simbolo di grande significato. Si presenta come un semplice amuleto a forma di “T”, derivante dalla lettera greca “Tau” (Τ).

Le origini del simbolo sono antiche: già nell’Antico Testamento la lettera Tau era usata come segno di protezione e salvezza. Nell’Ebraismo, il Tau era associato al profeta Ezechiele, che marcava con questo simbolo le fronti dei giusti destinati a essere salvati dalla distruzione di Gerusalemme.

San Francesco d’Assisi adottò la croce Tau come simbolo personale e della sua spiritualità. La semplicità dell’amuleto richiamava il concetti di povertà e di umiltà predicati dal Santo. La forma del Tau richiamava inoltre la croce di Cristo e la forca utilizzata per le esecuzioni capitali. Per Francesco, quindi, la croce era simbolo di valori universali quali l’amore e la redenzione, e nel contempo di sofferenza.

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Il pensiero del Santo: una rivoluzione di amore e semplicità

San Francesco d’Assisi ha rivoluzionato il panorama religioso e sociale del Medio Evo, con un pensiero radicale basato sull’amore universale, la povertà e la semplicità.

Francesco abbracciò la povertà radicale, rinunciando a tutti i beni materiali e liberandosi del superfluo. La sua scelta di vita è stata un potente atto di protesta contro la ricchezza e l’opulenza della Chiesa e della società feudale.

Il Santo predicava la fratellanza universale, vedendo in ogni uomo un fratello e una sorella da amare e rispettare. Questa visione rivoluzionaria ha oltrepassato le barriere sociali dell’epoca, aprendo la strada a un’idea di uguaglianza e di inclusione.

Un messaggio senza tempo

Francesco è stato anche un convinto pacifista. Predicava la nonviolenza come mezzo per risolvere qualsiasi conflitto. Il suo esempio ha ispirato movimenti di pace in tutto il mondo e continua tuttora a rappresentare un faro di speranza in un mondo spesso segnato dalla violenza.

In un mondo dominato dal materialismo e dall’individualismo, il messaggio di San Francesco d’Assisi rimane eterno. Il suo invito alla pace, alla povertà e alla semplicità può guidare verso una società più giusta e sostenibile. Solo nel caso in cui l’uomo riesca finalmente a comprendere che ciò che conta nella vita non sono i beni materiali ma l’amore incondizionato.

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