La contraffazione del miele è un fenomeno in crescita che mette a rischio la qualità del prodotto e la salute dei consumatori. Come riconoscere il miele adulterato? Quali sono i pericoli derivanti da questa frode alimentare?
La contraffazione del miele è una pratica sempre più comune, soprattutto a causa del crescente valore economico di questo prodotto naturale. Il fenomeno si verifica principalmente attraverso l’introduzione di sostanze estranee al miele puro, al fine di ridurre i costi di produzione e di aumentare i profitti.
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Come avviene la contraffazione del miele
Una delle modalità di frode più diffuse consiste nell’aggiunta di zuccheri e di sciroppi artificiali o naturali, che alterano la composizione chimica del miele senza che risulti facilmente rilevabile dai consumatori. Gli sciroppi di mais ad alto contenuto di fruttosio o gli sciroppi di zucchero di canna, ad esempio, vengono spesso miscelati con il miele, perché hanno costi molto più bassi ma presentano un gusto analogo.
Un’altra pratica diffusa è quella della raccolta precoce del miele, quando non è ancora completamente maturo. In questi casi, il prodotto viene estratto dagli alveari prima che le api abbiano avuto il tempo di trasformare il nettare in miele vero e proprio, riducendone così la qualità.
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Successivamente, il miele immaturo viene sottoposto a trattamenti termici o a filtrazione intensa per eliminare eventuali residui di cera o impurità, un processo che ne degrada ulteriormente le proprietà nutritive e organolettiche.
Un altro metodo attraverso cui il miele può essere alterato è la pastorizzazione eccessiva. Se eseguito a temperature troppo alte, il processo di pastorizzazione distrugge gli enzimi naturali e i nutrienti presenti nel miele, ma può anche essere sfruttato per mascherare la presenza di sciroppi aggiunti o di altri additivi.
Il risultato finale è un prodotto che può apparire simile al miele naturale, ma che in realtà ha perso gran parte delle sue qualità benefiche.
Etichettatura ingannevole
Alcune aziende utilizzano anche etichettature ingannevoli per far passare per miele biologico o di alta qualità un prodotto che in realtà è stato adulterato. In questo caso, divengono fondamentali i controlli sulle importazioni poiché il miele contraffatto viene spesso prodotto in Paesi con regolamentazioni meno rigorose, per essere poi esportato.
L’intervento della Scienza
La comunità scientifica ha intensificato gli sforzi per smascherare le frodi legate al miele, in seguito a un rapporto della Commissione Europea.
La rilevazione delle forme di adulterazione può risultare un’operazione complessa, ma sono stati sviluppati test scientifici per identificare la presenza di zuccheri estranei e altre sostanze. Attualmente, vengono utilizzate tecniche avanzate come la spettroscopia e la cromatografia, per analizzare la composizione chimica e per verificare se il miele contiene zuccheri che non dovrebbero essere presenti in un prodotto autentico.
Per identificare i truffatori si sta inoltre iniziando a effettuare test del DNA, una soluzione innovativa che aiuta a verificare l’autenticità del miele.
Cosa rischiano i consumatori quando si imbattono in miele contraffatto
La diffusione di miele contraffatto rappresenta un problema economico per i produttori onesti, ma ha anche implicazioni sulla salute dei consumatori.
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Il miele adulterato non presenta le stesse proprietà salutari del prodotto puro. I rischi coinvolgono ad esempio il potere antibatterico e le proprietà antiossidanti.
La presenza di sciroppi e di zuccheri raffinati costituisce inoltre un pericolo per soggetti affetti da diabete o altre patologie.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.