Cos'è lo stream of consciousness?
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Cos’è lo stream of consciousness?

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Dall’introspezione psicologica alla narrazione frammentata: lo stream of consciousness ha trasformato la letteratura. In che modo? 

Lo stream of consciousness (flusso di coscienza) è una tecnica narrativa che mira a rappresentare i pensieri, le emozioni e le sensazioni di un personaggio in modo immediato e non filtrato.

Piuttosto che seguire una struttura logica o cronologica, i pensieri vengono presentati così come emergono nella mente, creando un flusso continuo, spesso frammentato di impressioni.

Questo metodo è stato utilizzato per esplorare la complessità della mente umana, andando oltre la narrazione tradizionale che tende a descrivere i pensieri in maniera più ordinata e razionale.

Origini ndello stream of consciusness

Il termine “stream of consciousness” è stato coniato dallo Psicologo e Filosofo William James nel libro The Principles of Psychology (1890), per descrivere il modo in cui i pensieri e le percezioni si susseguono nella mente umana.

La letteratura moderna lo ha poi adottato come tecnica per dare voce ai processi interni dei personaggi, trasportando il lettore direttamente nella loro psiche.

Caratteristiche

Lo stream of consciousness si distingue per una serie di caratteristiche.

  • Assenza di punteggiatura rigida. Frasi lunghe, pensieri non lineari e cambi di soggetto improvvisi sono comuni.
  • Sovrapposizione di ricordi e percezioni. I pensieri di un personaggio possono passare da un evento passato a una percezione presente, senza una chiara distinzione temporale.
  • Introspezione profonda. Lo stream of consciousness offre un’immersione totale nell’interiorità dei personaggi, che permette al lettore di comprendere i loro stati emotivi e psicologici in modo intimo.

Lo stream of consciousness in James Joyce

Uno degli autori che ha portato lo stream of consciousness a un livello rivoluzionario è stato James Joyce. Nel romanzo Ulysses (1922), Joyce sfrutta appieno questa tecnica per rappresentare i pensieri dei suoi personaggi, in particolare Leopold Bloom e Stephen Dedalus, in un flusso continuo che riflette la complessità e la confusione della mente umana.

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Nel celebre episodio di Molly Bloom, l’autore elimina quasi completamente la punteggiatura, lasciando che il flusso dei pensieri si dispieghi senza barriere. Così facendo, offre una rappresentazione realistica e dettagliata di come la mente possa saltare da un argomento all’altro senza un chiaro ordine logico.

Questa tecnica rompe con la narrazione tradizionale e trasporta il lettore dentro l’esperienza mentale del personaggio, rendendo Ulysses un esempio iconico e, al contempo, complesso del flusso di coscienza in Letteratura.

Il flusso di coscienza nella narrativa del ‘900

Il flusso di coscienza è stato adottato da molti altri autori modernisti, tra cui Virginia Woolf (Mrs. Dalloway, To the Lighthouse) e William Faulkner (The Sound and the Fury).

Questi scrittori hanno esplorato modi differenti di rappresentare i processi mentali, contribuendo a ridefinire la narrativa del Novecento e offrendo nuove modalità di esplorazione della psiche umana attraverso la Letteratura.

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