Mappatura dei nei
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Mappatura dei nei: uno strumento essenziale per la prevenzione del melanoma

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La mappatura dei nei consente di monitorare i cambiamenti cutanei e di rilevare precocemente eventuali anomalie. Una procedura fondamentale per la diagnosi precoce del melanoma e per la tutela della salute della pelle

La mappatura dei nei, conosciuta anche come dermatoscopia totale o mappatura corporea digitale, è una procedura dermatologica di monitoraggio e prevenzione utilizzata per identificare  nei sospetti che potrebbero evolvere in melanoma, la forma più aggressiva di tumore cutaneo.

Il melanoma è una patologia in crescente aumento a livello globale. La diagnosi precoce rappresenta una delle migliori strategie per migliorare la prognosi del paziente.

Attraverso una mappatura accurata, i dermatologi possono seguire l’evoluzione dei nei e individuare tempestivamente eventuali alterazioni potenzialmente pericolose, mettendo in atto una modalità di prevenzione o una diagnosi salvavita.

Cos’è la mappatura dei nei?

La mappatura dei nei è un esame non invasivo che consiste nella creazione di un “inventario” visivo dei nei presenti sul corpo di un paziente. Questo processo utilizza strumenti fotografici avanzati per documentare e per archiviare immagini dettagliate dei nei, consentendo un confronto accurato nel tempo.

Viene eseguita con l’ausilio della Dermatoscopia, una tecnica che permette di esaminare la struttura interna dei nei attraverso l’ingrandimento ottico, rivelando caratteristiche non visibili a occhio nudo.

Questo monitoraggio regolare permette di rilevare cambiamenti in termini di dimensione, forma, colore o struttura dei nei, che potrebbero indicare un’evoluzione maligna.

Le immagini digitali sono archiviate e vengono confrontate durante i successivi controlli, al fine di individuare eventuali variazioni che potrebbero segnalare un rischio per la salute del paziente.

L’importanza della prevenzione e del monitoraggio

Il melanoma è una patologia estremamente pericolosa, ma anche altamente trattabile se rilevata nelle fasi iniziali. La diagnosi precoce aumenta drasticamente le possibilità di guarigione, con un tasso di sopravvivenza superiore al 90% nei casi di rilevamento precoce .

Il melanoma può tuttavia svilupparsi in un breve periodo di tempo, il che rende cruciale un controllo regolare e dettagliato.

La mappatura dei nei è particolarmente indicata per individui con un rischio aumentato di melanoma, tra cui:

  • Persone con numerosi nei (oltre 50) o nevi atipici.
  • Soggetti con pelle chiara, capelli rossi o biondi, o occhi chiari.
  • Chi ha subito ustioni solari multiple, soprattutto in età infantile.
  • Individui con una storia familiare o personale di melanoma.
  • Chi è stato esposto a fonti artificiali di raggi UV, come lettini solari, in maniera eccessiva.

La mappatura consente ai dermatologi di monitorare il cambiamento di nevi già presenti e di identificare la formazione di nuovi nei che potrebbero essere più soggetti a trasformazione neoplastica.

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È opportuno attribuire all’esame la massima attenzione. Per chi è a rischio, effettuare una mappatura periodica può fare la differenza tra la vita e la morte, confermandosi uno dei capisaldi della prevenzione dermatologica.

Procedure e tecnologie utilizzate

La mappatura dei nei inizia con un esame cutaneo completo, durante il quale viene fotografata tutta la superficie corporea del paziente. Oltre alla fotografia standard, si utilizzano tecnologie avanzate come:

  • Dermatoscopia digitale. L’uso di un dermatoscopio, uno strumento che permette di esaminare in modo approfondito i nei e altri elementi della pelle con un ingrandimento fino a dieci volte. Questo strumento rileva anche dettagli microscopici della pelle.
  • Mappatura automatizzata. Alcuni centri avanzati utilizzano software specializzati che analizzano automaticamente le immagini dei nei nel tempo, segnalando eventuali cambiamenti di dimensioni, colore o bordi che possono essere indicativi di trasformazione maligna.

Prevenzione con la regola dell’ABCDE: i segni di allarme del melanoma

Uno dei metodi principali che i dermatologi utilizzano per valutare un neo sospetto è la regola dell’ABCDE, che serve a identificare i segni caratteristici di un melanoma.

  • A sta per Asimmetria. Un neo è sospetto se una metà non corrisponde all’altra metà in termini di forma e dimensioni.
  • B come Bordi. Bordi irregolari, frastagliati o sfumati possono essere un segno di allarme.
  • C indica il Colore. La presenza di colori non uniformi, come diverse sfumature di marrone, nero, blu o rosso.
  • D sta per Diametro. Un diametro superiore a 6 mm può essere un fattore di rischio.
  • E come Evoluzione. Qualsiasi cambiamento nel tempo in termini di dimensioni, forma o sintomi (ad esempio, prurito o sanguinamento) deve essere considerato sospetto.

Fonti:

  • Prof. Antonino Di Pietro, Dermatologo a Milano, opinion leader di riferimento in tutta Italia.
  • Skin Cancer Foundation. “Melanoma: The Deadliest Skin Cancer“.
  • American Academy of Dermatology. “ABCDEs of Melanoma”.
  • Argenziano, G., et al. (2008). “Dermoscopy of Pigmented Skin Lesions: Results of a Consensus Meeting via the Internet“. Journal of the American Academy of Dermatology.

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