Una guida pratica per chi vuole cimentarsi nella ricerca e nella raccolta delle castagne
L’autunno è la stagione perfetta per immergersi nella natura e godere dei suoi frutti, e tra questi uno dei più apprezzati è sicuramente la castagna.
Raccolta da secoli in tutta Italia, le castagne sono protagoniste di tante ricette tradizionali e momenti di convivialità. Ma come trovarle nel loro habitat naturale?
Cosa leggerai nell'articolo:
Conoscere il periodo giusto
Il primo passo per trovare le castagne è sapere quando raccoglierle. Il periodo ideale va da fine Settembre fino a Novembre, a seconda della zona geografica e delle condizioni climatiche.
Le prime castagne cadono dagli alberi all’inizio dell’autunno, ma il momento migliore per raccogliere si colloca dopo le prime piogge di Ottobre, quando la caduta dei frutti è più abbondante.
Scegliere il luogo adatto
Le castagne crescono su alberi di castagno (Castanea sativa), tipici delle zone collinari e montane. In Italia, le aree più note per la presenza di castagneti sono l’Appennino Tosco-Emiliano, il Piemonte, la Lombardia e alcune zone della Campania e della Calabria.
Per trovare le castagne con facilità, è opportuno cercare castagneti pubblici, dove è consentita la raccolta libera. Occorre invece evitare le aree private, a meno che non ci sia un permesso esplicito del proprietario.
Riconoscere il castagno
Un buon raccoglitore di castagne deve saper riconoscere l’albero giusto. Il castagno ha foglie lunghe e seghettate, con una chioma ampia e frutti protetti da ricci spinosi.
Questi ricci, quando maturi, si aprono e lasciano cadere le castagne sul terreno.
Nei boschi, i castagni possono essere circondati da altri alberi come faggi e querce, ma i loro ricci spinosi li rendono facilmente individuabili.
Come raccogliere le castagne
Una volta individuati i ricci aperti a terra, è il momento di raccogliere le castagne.
Bisogna indossare guanti spessi per proteggersi dalle spine e spingere delicatamente i ricci per estrarre il frutto.
Le castagne devono essere dure, lisce e lucide. Vanno evitate quelle con buchi o segni di muffa, che possono indicare la presenza di parassiti.
Rispettare la natura
La raccolta delle castagne può essere un’attività divertente, ma è importante rispettare l’ambiente.
È essenziale non danneggiare gli alberi, evitare di calpestare i giovani germogli e raccogliere una quantità di castagne esigua.
In molte zone, esistono regolamenti che limitano la quantità di castagne prelevabili così da preservare il bosco e garantire il rispetto della fauna locale.
Attenzione ai pericoli
Sebbene la ricerca delle castagne sia un’attività piacevole e sicura, è sempre bene prendere alcune precauzioni.
Si raccomanda di indossa scarpe comode e adatte al terreno scosceso, di presta attenzione ai sentieri fangosi e ai ricci che possono rimanere nascosti tra le foglie.
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Prima di avventurarsi è inoltre importante controllare le previsioni del tempo per evitare piogge improvvise che potrebbero rendere pericolosa l’escursione.
Come conservare le castagne raccolte
Dopo aver raccolto le castagne, è importante conservarle correttamente per mantenerle fresche. Prima di tutto, vanno eliminati eventuali frutti danneggiati o con parassiti.
Successivamente, i frutti possono essere conservati in un luogo fresco e asciutto per alcune settimane.
Se si desidera conservare le castagne più a lungo, è consigliabile metterle in frigorifero. In alternativa, le si può anche congelare, per poi utilizzarle in cucina nei mesi successivi.
Raccolta sostenibile e legale
In alcune Regioni, la raccolta delle castagne può essere regolamentata da leggi locali, soprattutto nelle aree protette o nel parchi naturali. Prima di avventurarsi, è bene informarsi presso le autorità locali, verificando se sono richiesti permessi specifici.
Occorre inoltre rispetta sempre i limiti imposti. Si eviteranno sanzioni e, dettaglio più importante, si contribuirà a preservare l’equilibrio del bosco.
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