Storia del panettone
Cultura

Storia del panettone: dalle origini medievali al simbolo natalizio

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Un viaggio attraverso la tradizione e l’evoluzione di uno dei dolci più iconici della cultura italiana, il panettone

Il panettone è molto più di un dolce natalizio: è un simbolo della cultura italiana, della convivialità delle feste natalizie. La sua storia affonda le radici nel Medioevo, evolvendosi attraverso leggende, innovazioni e un successo globale che lo ha reso un emblema delle festività in tutto il Pianeta.

Origini del panettone tra storia e leggenda

Le prime tracce del panettone risalgono al Medioevo, quando nei forni delle famiglie lombarde si preparavano pani arricchiti con miele, uvetta e altri ingredienti preziosi per celebrare il Natale.

Tra le tante leggende legate alla sua nascita, una delle più celebri riguarda un cuoco della corte di Ludovico il Moro, signore di Milano nel XV secolo. Si racconta che, durante un banchetto natalizio, il cuoco dimenticò il dolce nel forno e fu salvato da uno sguattero di nome Toni, che improvvisò un pane arricchito con burro, zucchero e frutta candita. Da qui, il nome Pan de Toni, da cui deriverebbe “panettone”.

Un’altra versione attribuisce l’origine del panettone a un pane cerimoniale medievale, simbolo di abbondanza, che veniva consumato durante le festività in alcune aree del Nord Italia.

Dal Medioevo all’età moderna

Nel Rinascimento, il panettone iniziò a essere associato alla tradizione natalizia milanese. Durante il XIX secolo, la ricetta si arricchì, e il dolce cominciò a diffondersi anche al di fuori della Lombardia, grazie all’espansione dei commerci e al miglioramento delle tecniche di panificazione.
La caratteristica forma alta e cupolata, come la conosciamo oggi, si consolidò in questo periodo, grazie anche all’invenzione di stampi specifici.

La svolta industriale

Fu negli anni ‘20 del Novecento che il panettone conobbe la sua definitiva consacrazione come dolce nazionale, grazie agli imprenditori Angelo Motta e Gioacchino Alemagna.
Motta introdusse l’uso di un impasto lievitato con lievito naturale e il caratteristico involucro di carta, che permisero al dolce di lievitare verticalmente e ottenere una consistenza soffice.

Alemagna, invece, ne promosse la diffusione su larga scala, trasformandolo in un simbolo della tradizione italiana.

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Da prodotto artigianale, il panettone divenne così un prodotto industriale, il che lo rese accessibile a tutte le famiglie italiane e, successivamente, esportato in tutto il Mondo.

Il panettone oggi

Oggi, il panettone è un emblema universale delle festività, consumato a livello globale. La sua ricetta tradizionale prevede come ingredienti la farina, il burro, lo zucchero, le uova, l’uvetta e la frutta candita, ma negli ultimi decenni si sono sviluppate numerose varianti: senza canditi, al cioccolato, al pistacchio, o anche salate.

La produzione artigianale è tornata a fiorire, con pasticceri e panificatori che reinterpretano la ricetta originale, mantenendo però il lievito naturale come elemento distintivo.

Ogni anno, il panettone è inoltre protagonista di concorsi e manifestazioni culinarie che ne celebrano la qualità.

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