Dal 28 Marzo al 28 Luglio 2024, il Mudec di Milano ospiterà un’esposizione che indaga l’arte del tatuaggio in chiave storica, antropologica e culturale
Cos’è il tatuaggio? Perché ci si tatua? Quali storie si nascondono dietro un segno, per sempre “nostro”? Sono queste alcune delle riflessioni ispirate da “Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo”, la mostra che si potrà ammirare al Mudec di Milano dal 28 Marzo al 28 Luglio 2024.
L’arte del tatuaggio indagata a tutto tondo
Un’esposizione innovativa che esplora il fenomeno del tatuaggio attraverso una lente storica, antropologica e culturale, focalizzandosi sulle sue prime tracce nel bacino del Mediterraneo.
Partendo da Ötzi, l’uomo tatuato più antico mai scoperto in uno stato di mummificazione naturale, il percorso esamina l’evoluzione del tattoo dalle sue origini preistoriche fino ai giorni nostri, attraverso un affascinante mosaico di immagini, colori ed esperienze raccontate da tatuatori e tatuatrici contemporanei.
All’interno di uno spazio scenografico multimediale e interattivo ideato dallo Studio Dotdotdot, i visitatori potranno immergersi in una ricca documentazione di oggetti, reperti storici, strumenti, materiali sonori, videoinstallazioni, infografiche, stampe, incisioni, testi e repliche provenienti da importanti istituzioni e collezioni museali.
Realizzata da 24 ORE Cultura e sostenuta dal Comune di Milano-Cultura, la mostra Tatuaggio. Storie del Mediterraneo è stata curata da Luisa Gnecchi Ruscone e Guido Guerzoni, con la collaborazione di Jurate Francesca Piacenti.
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