Guida essenziale sui microchip per gatti
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Microchip per i gatti: guida essenziale per chiarirsi le idee

Tempo di lettura: 2 minuti

Il microchip per gatti è obbligatorio? Quali benefici offre? Quanto costa? Una guida essenziale per chiarirsi le idee

Il microchip è un dispositivo elettronico di dimensioni minime, circa come un chicco di riso, che viene impiantato sotto la cute del gatto. Contiene un codice identificativo univoco che permette di risalire al proprietario dell’animale in caso di smarrimento o furto.

Perché microchippare il gatto?

Microchippare il gatto offre alcuni vantaggi:

  • Prevenzione dell’abbandono. Il microchip rende più difficile l’abbandono dei gatti, dato che il proprietario può essere facilmente identificato.
  • Rintracciabilità in caso di smarrimento. Se il gatto si smarrisce e viene trovato da qualcuno, il microchip può essere letto da un veterinario o da un operatore dell’ASL tramite un apposito scanner, consentendo di risalire al proprietario e di ricongiungerlo al suo micio.
  • Ottenimento del passaporto europeo. Il microchip è obbligatorio per ottenere il passaporto europeo per animali da compagnia, necessario per viaggiare all’estero con il proprio micio.
  • Controllo della popolazione felina. L’anagrafe felina, in cui sono registrati tutti i gatti microchippati, aiuta a monitorare la popolazione di gatti presenti sul territorio e a contrastare il randagismo.

Come si applica il microchip?

L’applicazione del microchip è un’operazione rapida che viene eseguita dal veterinario. Il dispositivo viene iniettato sotto la cute del gatto, tra le scapole, con una siringa. L’operazione è indolore e non richiede anestesia.

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Anagrafe felina

Al momento dell’impianto del microchip, il gatto viene registrato nell’anagrafe felina, una banca dati nazionale in cui sono conservati i dati dei gatti microchippati e dei loro proprietari.

Costo del microchip

Il costo del microchip per i gatti può variare a seconda del luogo in cui viene eseguito il procedimento e dei servizi aggiuntivi inclusi. In genere, il prezzo oscilla tra i 20 e i 50 euro. Tuttavia, potrebbe essere necessario considerare eventuali costi aggiuntivi per la registrazione del microchip presso un database nazionale o regionale, che solitamente comporta una spesa ulteriore di circa 10-20 euro. Consigliamo di informarsi presso il veterinario o presso le autorità locali per ottenere una stima precisa dei costi e dei servizi inclusi.

Il microchip per i gatti è obbligatorio?

La Decisione 2003\803\CE del 26 novembre 2003, entrata in vigore dal 1 ottobre 2004, stabilisce che i gatti, così come i cani ed i furetti, debbano essere muniti di passaporto e identificati tramite un microchip per essere portati all’estero. Questo requisito si applica sia in caso di vacanza che per trasferimenti all’interno dell’Unione Europea, così come nell’adozione di gatti provenienti dall’estero.

Sebbene non sia obbligatorio, in Italia è fortemente consigliato microchippare i gatti. Questo perché il microchip funge da carta d’identità per l’animale, facilitando il controllo della popolazione felina e agevolando il ritrovamento di gatti smarriti. Inoltre, il microchip può essere utile in situazioni di contestazione sulla proprietà dell’animale.

Regione Lombardia ha reso obbligatorio il microchip per i gatti nati o acquisiti a partire dal 1° gennaio 2020, con sanzioni previste in caso di trasgressione. La normativa non si applica però retroattivamente.

La microchippatura dei cani, invece, è obbligatoria in tutto il territorio nazionale.

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