Il vero miracolo di Pasqua? Scegliere la compassione
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Il vero miracolo di Pasqua? Scegliere la compassione

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Il messaggio pasquale va oltre la resurrezione di Gesù Cristo: è un invito alla compassione, alla coerenza, all’amore universale

Nel cuore della Pasqua c’è un mistero che parla di amore estremo, di sacrificio, di rinascita. La croce, simbolo di dolore, si trasforma nella promessa di vita nuova. Ma cosa significa davvero, oggi, accogliere il messaggio insito nella ricorrenza pasquale?

Gesù ha dato la sua vita per salvare l’umanità. Non con la forza, ma con la mansuetudine. Non con il giudizio, ma con l’amore incondizionato. Il suo sacrificio non è un atto da contemplare passivamente: è una chiamata. Una chiamata alla coerenza, al rispetto profondo per ogni essere vivente.

Se l’energia planetaria che tutti chiamano “Dio” ha voluto incarnarsi in un corpo umano, condividendo la sorte degli ultimi, degli innocenti e dei dimenticati, non possiamo ignorare la sofferenza inflitta a milioni di altre creature senzienti. Gli animali, vittime silenziose dei consumi antropici, meritano lo stesso sguardo d’amore che Gesù ha rivolto all’umanità intera. Le foreste che bruciano, i mari che si svuotano, le specie che scompaiono. Questo scenario grida un dolore che non possiamo più ignorare.

Se avrai uomini che escluderanno qualsiasi creatura di Dio dal rifugio della compassione e della pietà, avrai uomini che tratteranno allo stesso modo i loro simili umani – San Francesco d’Assisi

La Pasqua può essere il momento in cui scegliamo di rinascere davvero. Non solo per noi stessi, ma per un Pianeta che ha un bisogno disperato di gesti nuovi, etici, rispettosi. Possiamo scegliere una tavola che non implichi violenza. Possiamo scegliere parole che costruiscono, mani che curano, azioni che difendono la vita. Tutta la vita, in ogni sua manifestazione.

Gesù ha mostrato la via del sacrificio per amore. E forse oggi il vero sacrificio è rinunciare all’indifferenza, scegliere la compassione radicale, incarnare lo spirito del Messia in ogni gesto quotidiano.

Che questa Pasqua sia davvero resurrezione: del cuore, della coscienza, e del nostro legame sacro con ogni creatura.

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