Escursionismo in montagna: la guida per vivere l’alta quota in sicurezza
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Escursionismo in montagna: la guida per vivere l’alta quota in sicurezza

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Dall’equipaggiamento essenziale ai percorsi più adatti in base al livello di preparazione, passando per le norme fondamentali di sicurezza: tutto ciò che c’è da sapere prima di partire per un’escursione in montagna, secondo le indicazioni del Club Alpino Italiano, delle Guide Alpine e delle principali associazioni europee

Con l’aumento costante di appassionati di montagna, l’escursionismo è oggi una delle attività all’aperto più praticate in Italia e in Europa. Secondo i dati forniti dal Club Alpino Italiano (CAI) nel 2024, oltre un milione di persone ha partecipato almeno a un’escursione organizzata nell’arco dell’anno.

L’incremento degli incidenti in quota, dovuti soprattutto a sottovalutazioni e improvvisazioni, rende sempre più urgente una corretta informazione su equipaggiamento, scelta dei percorsi e norme di sicurezza. Questa guida offre un quadro strutturato per affrontare la montagna in modo consapevole.

L’equipaggiamento per l’escursionismo in montagna: cosa non può mancare nello zaino

L’equipaggiamento da montagna varia in base alla stagione, alla durata del percorso e all’altitudine, ma alcuni elementi sono imprescindibili in ogni escursione. Sono indispensabili:

  • Scarponi da trekking con suola Vibram o equivalente, adatti al terreno accidentato.
  • Zaino tecnico con capacità tra i 20 e i 35 litri per escursioni giornaliere.
  • Abbigliamento a strati, con materiali traspiranti e antivento.
  • Cartografia aggiornata, preferibilmente cartacea, in aggiunta a GPS o App dedicate.
  • Kit di primo soccorso, fischietto, coperta termica e una torcia frontale.
  • Scorte di acqua e alimenti energetici, anche per eventuali imprevisti.
  • Bastoncini da trekking, utili per la stabilità e la riduzione del carico su ginocchia e caviglie.

Le Guide Alpine Italiane raccomandano anche di dotarsi di un’App di geolocalizzazione, come GeoResQ, promossa dal CAI in collaborazione con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

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La scelta del percorso: conoscere sé stessi e la montagna

Scegliere il percorso adatto è uno dei punti più critici per la sicurezza. Di recente, il CAI ha aggiornato la classificazione dei sentieri, distinguendoli in:

  • T (Turistico), sentieri facili, adatti a tutti.
  • E (Escursionistico), percorsi più impegnativi, con dislivelli marcati.
  • EE (Escursionisti Esperti), tratti esposti e impegnativi.
  • EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura), vie ferrate o sentieri attrezzati.

Ogni escursione deve tener conto del livello tecnico e psicofisico dell’escursionista, del meteo previsto e delle ore di luce disponibili. Secondo l’Associazione Internazionale delle Guide Alpine (IFMGA/UIAGM), il 68% degli incidenti in quota avviene per errori nella valutazione iniziale del percorso.

Sicurezza: pianificare, prevenire, reagire

Le regole fondamentali per la sicurezza in montagna sono semplici ma spesso disattese. Le principali sono:

  • Pianificare con precisione. Studiare il percorso, consultare bollettini meteo (come Meteomont del CAI), valutare le vie di fuga e i punti di appoggio.
  • Comunicare l’itinerario. Informare familiari o rifugi sulla propria escursione.
  • Non andare mai da soli, soprattutto in percorsi EE o EEA.
  • Adattarsi alle condizioni. In caso di stanchezza, maltempo o segnali di pericolo, è sempre meglio rinunciare o tornare indietro.

Il CAI, nel suo Vademecum dell’escursionista, raccomanda inoltre una formazione di base in orientamento e meteorologia, spesso trascurata dai neofiti.

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