In un’era dominata dal cemento, gli Orti Botanici di Milano si delineano come un’oasi di biodiversità, dal valore inestimabile. Un invito a rallentare, riscoprendo l’importanza della natura
La metropoli meneghina, conosciuta per la frenetica vitalità, custodisce due tesori verdeggianti: l’Orto botanico di Brera e e l’Orto botanico di Città Studi. Due oasi di biodiversità che offrono un rifugio ai cittadini, oltre a rappresentare un importante strumento di ricerca e didattica per l’Università degli Studi di Milano.
L’Orto Botanico di Brera
Fondato nel 1775, l’Orto Botanico di Brera vanta una storia millenaria. Nato come orto dei Padri Gesuiti, è divenuto un giardino pubblico durante il Regno dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Nei suoi 5.000 metri quadrati, l’Orto Botanico di Brera custodisce circa 300 specie diverse. La mission che si pone l’Università degli Studi di Milano è di far sperimentare il mondo delle Scienze vegetali. I visitatori sono stimolati a riflettere sul funzionamento delle piante e sul loro valore in termini di sostenibilità.
Chiunque si immerga tra i viali alberati e le serre storiche dell’Orto, può respirare tutt’oggi un’atmosfera di antico sapere.
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L’Orto Botanico di Città Studi
L’Orto Botanico di Città Studi è stato inaugurato ufficialmente il 19 settembre 2001. Si estende su una superficie di 25.000 metri quadrati di giardino ornamentale e ospita oltre 5.000 specie di piante provenienti da tutto il Mondo.
L’Orto sorge sul terreno dell’ex Cascina Rosa, per anni un fiorente centro agricolo. Il nome della cascina deriva da una famiglia di marchesi di origine spagnola, i Rosales, che l’hanno acquistata nel XVII secolo.
Al suo interno si possono ammirare collezioni di felci, piante carnivore, cactacee, succulente, mirmecofile, tintorie ma anche piante alimentari. Quest’angolo di Milano presenta una ricchezza botanica tale da poterlo definire un’aula a cielo aperto, che invita all’apprendimento.
Due centri destinati alla ricerca e alla didattica
Gli Orti Botanici di Milano non sono solo un luogo in cui godere dei doni della natura, ma anche un centro di eccellenza per la ricerca scientifica. L’Università degli Studi vi conduce attività didattiche e di conservazione della biodiversità, oltre a organizzare corsi, laboratori e visite guidate aperte a cittadini di tutte le età.
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