Il declino globale delle api e degli altri impollinatori rappresenta una delle più gravi minacce alla biodiversità, all’equilibrio degli ecosistemi e alla sicurezza alimentare. Un fenomeno in costante crescita, che richiede un intervento urgente e coordinato
Negli ultimi anni, gli scienziati hanno registrato un calo preoccupante delle popolazioni di api in diverse parti del Mondo. Negli Stati Uniti, l’ultimo sondaggio nazionale dell’Università di Auburn ha segnalato che tra il 2023 e il 2024 gli apicoltori hanno perso oltre il 55% delle colonie, il tasso più alto mai registrato negli ultimi quattordici anni. Le perdite si sono concentrate soprattutto tra gli apicoltori commerciali, che spesso dipendono da un numero elevato di colonie per l’impollinazione su larga scala.
Anche in Europa la situazione non è meno allarmante. Nel Regno Unito, il 2024 è stato l’anno peggiore mai registrato per i bombi. Un rapporto pubblicato da Mongabay ha rilevato una riduzione del 25% delle popolazioni rispetto alla media del periodo 2010-2023. Secondo i ricercatori, una primavera fredda e piovosa ha gravemente compromesso la formazione delle colonie, ostacolando il ciclo vitale degli insetti impollinatori.
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Un impatto a catena
Il ruolo delle api va ben oltre la produzione di miele. Questi insetti, assieme ad altri impollinatori, sono responsabili della riproduzione di circa il 75% delle colture alimentari mondiali. Si tratta di una funzione insostituibile per piante come pomodori, mele, mandorle e fragole. Senza il loro contributo, la varietà e l’abbondanza dei prodotti alimentari verrebbero drasticamente ridotte, con conseguenze economiche, nutrizionali e sociali.
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Secondo la FAO, il progressivo declino delle api potrebbe portare a un crollo nella produzione agricola e a un aumento dei prezzi dei generi alimentari più sensibili all’impollinazione. Ma le conseguenze non si fermano all’ambito agricolo: anche la riproduzione delle piante selvatiche, che rappresentano una componente chiave della biodiversità, dipende in larga parte dagli impollinatori.
La scomparsa delle api comprometterebbe quindi anche l’equilibrio degli ecosistemi naturali, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie vegetali e animali.
Le cause del declino
Il fenomeno non può essere attribuito a una sola causa. Alla base di questo declino vi è una combinazione di fattori interconnessi. L’uso massiccio di pesticidi, in particolare dei neonicotinoidi, ha un effetto diretto sulla salute delle api, alterandone l’orientamento e riducendo la loro capacità di trovare il cibo o tornare all’alveare. Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici hanno introdotto nuove variabili di stress: l’aumento delle temperature, le siccità prolungate e gli eventi climatici estremi rendono più difficile per le api sopravvivere e adattarsi.
Un ulteriore elemento di pressione è rappresentato dalla perdita di habitat. L’urbanizzazione crescente, l’agricoltura intensiva e la frammentazione del paesaggio riducono la disponibilità di ambienti adatti alla nidificazione e alla raccolta del nettare. A tutto ciò si aggiungono parassiti e malattie, come l’acaro Varroa, che infesta gli alveari e indebolisce gravemente le colonie.
Cosa possiamo fare
Le soluzioni esistono, ma richiedono un impegno congiunto da parte delle istituzioni, del settore agricolo e dei cittadini. Le politiche agricole devono incentivare pratiche sostenibili, riducendo l’uso di sostanze chimiche nocive e favorendo tecniche di coltivazione che rispettino la biodiversità.
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È fondamentale proteggere e ripristinare gli habitat naturali, promuovendo la creazione di aree verdi e di corridoi ecologici che possano garantire continuità agli ambienti vitali per le api.
Anche le scelte individuali possono avere un impatto positivo. Coltivare piante mellifere nei giardini, evitare l’uso di pesticidi domestici e sostenere produttori agricoli responsabili sono azioni concrete che ciascuno può adottare per contribuire alla tutela di questi preziosi impollinatori.
Un equilibrio da difendere
Le api sono un indicatore sensibile dello stato di salute del nostro ambiente. La loro sopravvivenza è strettamente legata alla nostra: se scompaiono, crolla un intero sistema di relazioni ecologiche e produttive da cui dipende anche la vita umana.
Affrontare questa emergenza non è più una scelta, ma una necessità. La salvaguardia delle api, come di ogni elemento della natura, è un atto di responsabilità verso il presente e il futuro del Pianeta.

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