Caratteristiche, usi terapeutici e possibili controindicazioni dell’Artiglio del diavolo, pianta rinomata per le proprietà antinfiammatorie e analgesiche
L’Artiglio del diavolo, noto anche come Harpagophytum procumbens, è una pianta originaria delle regioni desertiche del Sudafrica, della Namibia e del Botswana. Il nome deriva dalla forma particolare dei frutti, ricoperti di uncini che ricordano degli artigli.
Caratteristiche
Sul fronte dei principi attivi, l’Artiglio del diavolo contiene Iridoidi glicosidici, una classe di metaboliti secondari presenti in molte piante, che sono responsabili delle sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
Usi terapeutici dell’Artiglio del diavolo
L’Artiglio del diavolo è ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale africana ma ha guadagnato popolarità anche in altre parti del Mondo. Gli estratti delle radici forniscono effetti antinfiammatori e analgesici, tanto da essere utilizzati per alleviare i dolori articolari e muscolari, tra cui quelli causati da condizioni come l’artrite reumatoide e l’osteoartrite.
L’Artiglio del diavolo è disponibile in varie formati, come capsule, compresse, tinture e pomate.
Possibili effetti collaterali
Come riportato dall’Humanitas, l’assunzione orale dell’Harpagophytum procumbens è generalmente considerata sicura se si rispettano i dosaggi raccomandati e se il trattamento non supera la durata di un anno.
Tuttavia, circa l’8% dei soggetti che lo utilizzano può sperimentare diarrea come effetto collaterale. L’elenco dei possibili effetti avversi include anche nausea, vomito, dolori addominali, mal di testa, acufeni, problemi mestruali e variazioni della pressione sanguigna.
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L’uso dell’Artiglio del diavolo potrebbe inoltre essere controindicato per chi soffre di ulcera peptica, calcoli biliari o problemi cardiovascolari. Al momento, non si hanno informazioni sufficienti riguardo alla sicurezza nell’uso durante la gravidanza e l’allattamento.
Si possono anche manifestare possibili controindicazioni quando si stanno assumendo alcuni farmaci. A riguardo l’Humanitas specifica che “l’Artiglio del diavolo potrebbe ridurre la velocità di metabolizzazione di alcuni farmaci da parte del fegato (in particolare dei principi attivi che vengono modificati dal citocromo P450 2C9, dal citocromo P450 2C19 e dal citocromo P450 3A4) aumentandone l’effetto o gli effetti collaterali. Inoltre potrebbe aumentare l’effetto del warfarin (aumentando così il rischio di lividi ed emorragie) e quello degli antidiabetici (aumentando il rischio di ipoglicemia) e ridurre l’efficacia di alcuni farmaci utilizzati per ridurre l’acidità gastrica (i cosiddetti H2 antagonisti e gli inibitori della pompa protonica)“.
Per evitare spiacevoli effetti è opportuno rivolgersi a specialisti Medici di fiducia.
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