Bioispirazione: applicazioni
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Bioispirazione: innovazioni dalla natura per un futuro sostenibile

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La Bioispirazione consente di sviluppare soluzioni innovative, partendo dall’osservazione della natura. Le applicazioni da Leonardo da Vinci a oggi

La natura è un laboratorio di innovazione che ha affinato le sue tecniche per miliardi di anni. La Bioispirazione è un campo che trae ispirazione dai processi biologici e dalle strutture degli organismi viventi per sviluppare nuove tecnologie, materiali e strategie di Design. Questo approccio interdisciplinare coinvolge Biologi, Ingegneri, Designer e Scienziati dei materiali, uniti nel tentativo di risolvere problemi complessi con soluzioni eleganti e sostenibili, già presenti in natura.

L’essenza della Bioispirazione

Alla base della Bioispirazione vi è l’osservazione attenta della natura. Gli organismi viventi hanno sviluppato strategie altamente efficienti per sopravvivere e prosperare in ambienti vari,  spesso ostili. La Bioispirazione cerca di comprendere questi meccanismi e di tradurli in soluzioni pratiche per problemi che riguardano la società umana. Questo processo comporta non solo un’imitazione delle forme naturali, ma anche l’adozione dei principi sottostanti che rendono gli organismi vegetali e animali  resilienti.

Un modello illustre: Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci è forse uno dei più illustri esempi di mente ispirata dalla natura. Artista, Inventore e Scienziato rinascimentale, Leonardo ha continuamente osservato e studiato i fenomeni naturali, cercando di comprendere i principi fondamentali che li governano. La sua capacità di tradurre queste osservazioni in opere d’arte, invenzioni e studi scientifici lo hanno reso un genio senza tempo.

Studio del volo degli uccelli

Il volo è stato uno degli interessi principali di Leonardo. Affascinato dagli uccelli, ha dedicato molte ore all’osservazione del loro comportamento e della loro anatomia. Nel suo “Codice sul volo degli uccelli”, il genio rinascimentale ha analizzato dettagliatamente la struttura delle ali e il movimento del volo, cercando di capire come gli uccelli riescono a sollevarsi e a virare in aria. Questi studi lo hanno portato a progettare diverse macchine volanti, come l’ornitottero, un dispositivo con ali che imitano il battito delle ali degli uccelli.

Studio del corpo umano

Leonardo considerava il corpo umano una delle creazioni più perfette della natura. Si è impegnato a studiarne l’anatomia con una precisione senza precedenti per l’epoca, dissezionando cadaveri per comprendere meglio la struttura muscolare, lo scheletro e gli organi interni. Ne sono risultati disegni anatomici di estrema accuratezza, che evidenziavano spesso analogie con le strutture naturali. Questo approccio gli ha permesso di applicare le sue conoscenze anatomiche anche nella progettazione di macchine, invenzioni e strumenti di vario genere.

Ingegneria

Leonardo aveva la prassi di trarre ispirazione dalla natura anche per risolvere problemi tecnici o ingegneristici. Uno dei suoi progetti più noti è il carro armato, il cui design è stato probabilmente ispirato alla corazza delle tartarughe. Gli studi che ha condotto sulle acque correnti e sui vortici fluviali hanno influenzato, invece, i progetti di macchine idrauliche e di architettura fluviale.

Pittura

In molti dei dipinti leonardeschi, come “La Vergine delle Rocce” e “La Gioconda”, la rappresentazione dei paesaggi, delle piante e delle figure umane riflette una profonda comprensione delle leggi naturali.

Come artista, Leonardo hs studiato la luce, l’ombra, la prospettiva per creare opere non solo gradevoli sotto il profilo estetico, ma che anche capaci di catturare la realtà con la massima accuratezza scientifica.

La Bioispirazione nella contemporaneità

Uno degli esempi più celebri di Bioispirazione si riscontra nel velcro, inventato dall’ingegnere svizzero George de Mestral negli anni ’40. Da dove nasce l’idea? L’esperto ha osservato come i semi di bardana si attaccano al pelo dei cani grazie a piccoli uncini. Ha così applicato il principio per creare un sistema di chiusura che è tutt’oggi utilizzato nell’abbigliamento, nelle calzature e in alti accessori.

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Un altro esempio è il treno proiettile giapponese Shinkansen. Il design della parte anteriore del mezzo è stato ispirato dal becco del martin pescatore, che entra in acqua con un impatto minimo, riducendo così il rumore e la resistenza dell’aria. L’osservazione e la relativa messa in pratica hanno portato alla realizzazione di un treno più silenzioso, più efficiente e capace di raggiungere velocità superiori.

Applicazioni nella Scienza dei materiali

La Bioispirazione influenza profondamente la Scienza dei materiali. Il geco, per esempio, ha ispirato lo sviluppo di nuovi materiali adesivi. I piedi del rettile sono coperti da setole, piccole strutture simili a peli che sfruttano le forze di Van der Waals per aderire a superfici lisce. L’imitazione ha permesso di cerare  adesivi che non richiedono colla e possono essere usati ripetutamente senza perdere aderenza.

Un altro esempio degno di nota si trova nello sviluppo di materiali superidrofobici che hanno trovato ispirazione dalle foglie di loto. Queste componenti vegetali restano pulite grazie alla struttura microscopica che respinge l’acqua e la polvere. I materiali superidrofobici derivanti dall’osservazione del loto sono utilizzati per creare superfici autopulenti in una vasta gamma di applicazioni, dai pannelli solari ai tessuti.

Bioispirazione nell’Architettura e nel Design

Gli edifici biomimetici sfruttano strategie naturali per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Un esempio è l’Eastgate Centre a Harare, Zimbabwe, il cui sistema di ventilazione è ispirato ai termitai. Questi edifici naturali mantengono una temperatura interna stabile nonostante le variazioni esterne, grazie a un complesso sistema di canali che regolano il flusso d’aria. Applicando questi principi, l’Eastgate Centre riesce a ridurre significativamente l’uso di aria condizionata.

Futuro della Bioispirazione

Il futuro della Bioispirazione è promettente. Con l’avanzare della Tecnologia e della comprensione dei processi biologici, le possibilità di applicare soluzioni naturali a problemi ingegneristici e ambientali aumentano esponenzialmente. Le nanotecnologie, la stampa 3D, la Biologia sintetica offrono nuove opportunità per replicare le strategie naturali nei più svariati contesti.

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In un’epoca che affronta sfide ambientali sempre più pressanti, la Bioispirazione rappresenta una strada ulteriore verso la sostenibilità. Prendendo esempio dalla natura, si potranno sviluppare tecnologie in grado di risolvere problematiche umane in armonia con l’ambiente. Un’opportunità da cogliere al volo.

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