Una spezia dal sapore avvolgente, ma anche un’alleata della salute. Le origini e le proprietà della cannella
La cannella è una spezia ricavata dalla corteccia di alberi appartenenti al genere Cinnamomum, originari di diverse regioni tropicali dell’Asia. Si presenta sotto forma di bastoncini arrotolati, detti anche cannelli, oppure in polvere, ed è apprezzata per l’aroma inconfondibile che la rende un ingrediente versatile sia in cucina che nella medicina tradizionale.
Origini
Le origini della spezia risalgono all’antichità, quando veniva utilizzata dai popoli del Medio Oriente e dell’Asia per le proprietà aromatiche e medicinali possedute. La cannella era così preziosa da essere considerata un dono da destinare a sultani re e divinità.
La varietà più pregiata, la cannella di Ceylon, proviene dallo Sri Lanka, mentre la cannella di Cassia, più comune, è originaria della Cina. Entrambe le varietà sono state fondamentali nel commercio storico delle spezie.
Proprietà benefiche della cannella
Studi scientifici hanno dimostrato che questa spezia contiene composti attivi, come i polifenoli, che agiscono come potenti antiossidanti. Queste sostanze aiutano a combattere lo stress ossidativo, proteggendo le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
La cannella è nota anche per l’effetto positivo sul controllo della glicemia. Alcune ricerche suggeriscono che sia in grado di migliorare la sensibilità all’insulina, contribuendo a regolare i livelli di zucchero nel sangue. Questa caratteristica la rende particolarmente utile per chi soffre di diabete di tipo 2 o per chi desidera prevenire squilibri metabolici.
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Un altro aspetto interessante si riscontra nel suo effetto antinfiammatorio. La cannella aiuta aiutare a ridurre l’infiammazione cronica, una condizione associata a numerose malattie, tra cui patologie cardiovascolari e disturbi autoimmuni.
Alcuni studi hanno inoltre evidenziato proprietà antimicrobiche, essenziali per contrastare batteri e funghi.
Come integrare la cannella nella dieta quotidiana
Incorporare la spezia nella propria alimentazione è un gesto semplice. La si può utilizzare per insaporire bevande calde, come tè e caffè, o aggiunta a yogurt, cereali e dolci.
È però importante consumarla con moderazione, soprattutto la varietà Cassia, che contiene cumarina, una sostanza che, in dosi elevate, potrebbe avere effetti negativi sul fegato.
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