Il Trekking incarna un’evoluzione naturale della connessione umana con l’ambiente e con il desiderio di esplorare il Mondo a piedi. Quali sono le sue origini storiche?
Il Trekking, inteso come un’attività fisica che unisce l’escursionismo alla scoperta della natura e del paesaggio, è un fenomeno relativamente moderno, ma le sue radici affondano in pratiche molto antiche. Sebbene il termine “Trekking” sia stato coniato solo nel XX secolo, la pratica di camminare su lunghe distanze attraverso ambienti naturali esiste da millenni.
Origini storiche del Trekking
Per comprendere le origini del Trekking, è necessario fare un passo indietro nella storia. Gli esseri umani hanno sempre camminato su lunghe distanze, inizialmente per necessità. Antichi popoli nomadi si spostavano alla ricerca di cibo e riparo, e la camminata era il mezzo principale per raggiungere questi obiettivi. Nel corso dei secoli, camminare è rimasto una necessità per i pellegrini religiosi, i commercianti e i militari.
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Uno dei primi esempi documentati di “Trekking” nel senso moderno può essere individuato nei pellegrinaggi del Medioevo, come il Cammino di Santiago in Spagna, che ancora oggi attrae migliaia di camminatori ogni anno. Questi viaggi erano intrapresi per motivi spirituali, ma comportavano lunghi tragitti a piedi in ambienti naturali, molto simili a quello che oggi consideriamo Trekking.
Il Trekking nel XIX e XX secolo
Il concetto moderno di Trekking ha preso forma principalmente nel XIX secolo, quando la passione per l’esplorazione della natura è divenuta popolare in Europa e Nord America. Durante l’epoca vittoriana, ad esempio, l’Alpinismo e l’escursionismo erano attività di svago molto apprezzate. La parola “Trek” deriva da un termine boero, una variante del termine olandese “trekken,” che significa “tirare” o “viaggiare.” Il termine veniva utilizzato per descrivere i lunghi viaggi effettuati dai Boeri durante la “Grande Trek” nel Sud Africa del XIX secolo.
Il termine “Trekking” come lo intendiamo oggi, però, si è diffuso solo nel XX secolo, quando il desiderio di esplorare le montagne e i sentieri naturali ha iniziato a crescere a livello globale. La nascita dei Parchi nazionali e delle Aree protette ha reso il Trekking un’attività accessibile a sempre più persone. Ad esempio, negli anni ’60 e ’70, il Nepal è divenuto una delle destinazioni più popolari per questa pratica, con percorsi leggendari come l’Annapurna Circuit e il Trekking al campo base dell’Everest.
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Lo sviluppo
Nel corso del XX secolo, il Trekking si è evoluto da attività di nicchia a fenomeno di massa, grazie anche alla crescente consapevolezza dell’importanza della natura e del benessere fisico. Oggi, la disciplina è praticata in tutto il Mondo, con sentieri di varia difficoltà che attraversano ogni tipologia di paesaggio, dalle montagne alle foreste, dai deserti alle zone costiere.
L’invenzione del Trekking, inteso come attività organizzata e ricreativa, non può essere quindi attribuita a una singola persona. Si tratta piuttosto di un’evoluzione culturale che ha combinato la passione per la natura, per l’avventura e per la scoperta, con l’antica pratica del camminare. Grazie a pionieri, esploratori e appassionati di natura, il Trekking è oggi una delle modalità più popolari per entrare in contatto con l’ambiente naturale, riuscendo a riconquistare, nel migliore dei casi, il proprio equilibrio.
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