Il coliving, una forma di abitare condiviso che unisce l’indipendenza abitativa con la comunità, sta rivoluzionando il modo di vivere in città, rispondendo ai bisogni di giovani professionisti, nomadi digitali e innovatori urbani
Negli ultimi anni, il concetto di coliving ha guadagnato sempre più popolarità in molte città del Mondo, rispondendo alle esigenze abitative di una nuova generazione di giovani professionisti, studenti e nomadi digitali.
Il coliving rappresenta una soluzione abitativa innovativa che combina l’indipendenza del proprio spazio con la condivisione di aree comuni e servizi, promuovendo la costruzione di una comunità.
Cosa leggerai nell'articolo:
Cos’è il coliving?
Il coliving è una forma di abitare condiviso che prevede l’affitto di stanze private o piccoli appartamenti all’interno di strutture dotate di spazi comuni, come cucine, salotti, palestre e aree di coworking.
A differenza del tradizionale concetto di coabitazione (come i classici appartamenti condivisi), il coliving si basa su un modello più strutturato e spesso gestito da aziende che offrono servizi integrati, come la pulizia, la manutenzione e persino eventi sociali o culturali per incentivare l’interazione tra gli abitanti.
L’idea è quella di creare un ambiente dove le persone non solo vivono insieme, ma sviluppano anche relazioni e collaborazioni professionali, in un’ottica di scambio reciproco. Questo modello è particolarmente apprezzato da chi si sposta spesso per lavoro, come i nomadi digitali, o da chi desidera vivere in un contesto urbano senza rinunciare a un senso di comunità.
Perché il coliving sta avendo successo?
La crescita del coliving è strettamente legata ai cambiamenti nelle dinamiche sociali ed economiche degli ultimi anni. Quali sono i principali fattori che ne stanno incentivando la diffusione?
Urbanizzazione e carenza di spazi abitativi
Con l’aumento della popolazione urbana, le città devono affrontare una crescente domanda di alloggi. Il coliving rappresenta una soluzione flessibile ed economica per chi cerca un’abitazione temporanea o a lungo termine in contesti metropolitani.
Ascesa dei nomadi digitali
L’aumento del lavoro da remoto e la diffusione di stili di vita più flessibili hanno spinto molte persone, soprattutto giovani professionisti, a cercare soluzioni abitative temporanee che consentano di vivere in diverse città senza le difficoltà legate ai classici contratti di locazione a lungo termine.
Sostenibilità economica
Vivere in città come Londra, New York, o Milano può essere estremamente costoso. Il coliving permette di risparmiare grazie alla condivisione di spazi e servizi, riducendo i costi di affitto e delle utenze.
In un’epoca in cui il lavoro da remoto è sempre più diffuso, molte persone si sentono isolate. Il coliving offre una soluzione a questo problema, creando ambienti dove si incoraggiano le interazioni sociali e si costruiscono reti di supporto tra inquilini.
Un modello in espansione
Il fenomeno del coliving è in rapida espansione in tutto il Pianeta, con grandi città come New York, Londra, Parigi, Berlino e Milano che stanno vedendo la nascita di numerosi complessi dedicati a questo nuovo stile di vita.
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Secondo uno studio di JLL, una delle principali società di consulenza immobiliare a livello globale, il coliving potrebbe rappresentare una delle principali tendenze del mercato immobiliare nei prossimi anni.
In Italia, il coliving sta crescendo soprattutto a Milano e a Roma, città dove i prezzi degli immobili sono elevati e la domanda di soluzioni abitative temporanee è forte. Esempi di coliving come CasaBase e Milano Living stanno attirando un numero crescente di giovani professionisti e creativi in cerca di una soluzione abitativa flessibile e inclusiva .
Vantaggi e sfide
Il coliving offre numerosi vantaggi, ma non è esente da sfide. Tra i principali benefici troviamo:
- Flessibilità. Spesso i contratti di coliving sono più brevi e flessibili rispetto agli affitti tradizionali.
- Comunità. Questa tipologia residenziale, promuove l’interazione sociale e lo sviluppo di relazioni, anche professionali.
- Costi ridotti. Condividere spazi e servizi aiuta a ridurre i costi complessivi.
Esistono però anche alcune criticità. Tra queste:
- Privacy ridotta. Nonostante gli spazi privati, la condivisione delle aree comuni può risultare problematica per chi cerca maggiore tranquillità.
- Dipendenza da un’organizzazione centrale. Molti coliving sono gestiti da aziende che stabiliscono regole e organizzano le attività, il che può risultare limitante per alcuni residenti.
- Fattore temporaneità. Il modello del coliving è spesso visto come una soluzione temporanea, e non adatta a chi cerca stabilità a lungo termine.
Il futuro del coliving
Il coliving sembra destinato a diventare una componente sempre più importante nel panorama abitativo urbano. Con l’aumento della mobilità professionale e dei costi abitativi, rappresenta una risposta concreta ai bisogni della società moderna, offrendo una via di mezzo tra l’indipendenza abitativa e la comunità.
In futuro, potremmo vedere evoluzioni di questo modello, con coliving sempre più specializzati, dedicati a particolari categorie professionali o a progetti di sostenibilità ambientale.
Questo tipo di soluzione abitativa potrebbe anche essere integrato nelle politiche di housing sociale, per affrontare la crescente crisi degli alloggi nelle grandi città.
Il coliving, quindi, non è una moda passeggera, ma un riflesso di cambiamenti più profondi nella modalità in cui lavoriamo, socializziamo e viviamo nelle metropoli moderne.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.