Le tigri affrontano sfide enormi per la loro sopravvivenza. La perdita di habitat, il bracconaggio e il commercio illegale ne minacciano l’esistenza. Sforzi globali stanno però portando a risultati incoraggianti
Secondo il WWF, la popolazione globale di tigri selvatiche è aumentata da circa 3.200 esemplari del 2010 a 5.574 nel 2023, segnando un incremento del 74% in 13 anni.
Nonostante questo importante progresso, tre delle nove sottospecie di tigri si sono estinte: la tigre di Bali, di Java e del Caspio. Attualmente, questi maestosi felini sono distribuiti principalmente in India, Russia, Indonesia, Malesia, Nepal, Bhutan, Bangladesh, Myanmar, Cina e Thailandia.
Cosa leggerai nell'articolo:
Minacce principali alla sopravvivenza delle tigri
Le tigri affrontano diverse minacce che compromettono la loro esistenza.
Perdita e frammentazione dell’habitat
La deforestazione e l’espansione agricola riducono gli spazi vitali della specie, isolando le popolazioni e limitando le risorse disponibili.
Bracconaggio e commercio illegale
La caccia illegale per il commercio di pelli, ossa e altri prodotti derivati rappresenta una minaccia significativa. In alcune regioni, la tigre è cacciata per il suo valore nel mercato nero.
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Declino delle prede naturali
La diminuzione delle popolazioni di ungulati, principali prede delle tigri, riduce le opportunità di alimentazione e aumenta i conflitti con le comunità umane.
Risultati positivi nelle iniziative di conservazione delle tigri
Nonostante le difficoltà che ancora minacciano la sopravvivenza delle tigri, sono stati fatti progressi significativi negli ultimi anni grazie a vari progetti di conservazione. Un esempio dell’impegno è il Progetto Tx2 del WWF, lanciato nel 2010 con l’ambizioso obiettivo di raddoppiare la popolazione globale di tigri entro il 2022. Sebbene l’obiettivo finale non sia stato completamente raggiunto, gli sforzi compiuti hanno comunque portato a un aumento complessivo delle popolazioni di tigri, segnale del fatto che le iniziative di protezione stanno dando i loro frutti.
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In alcune regioni, i risultati sono ancora più evidenti. In Bhutan, ad esempio, le popolazioni sono aumentate del 27% dal 2015 al 2023, passando da 103 a 131 esemplari. L’incremento, sebbene non esorbitante, costituisce un passo positivo in un Paese che ha fatto della conservazione della biodiversità una priorità.
Le collaborazioni internazionali hanno svolto un ruolo fondamentale in questi successi. Organizzazioni come il WWF lavorano fianco a fianco con governi e comunità locali per implementare strategie di conservazione, monitoraggio e sensibilizzazione. Un esempio concreto dell’impegno è il lavoro svolto dal WWF in Bhutan, nazione in cui l’organizzazione ha contribuito attivamente alla protezione delle tigri nella regione di Paro, un’area particolarmente colpita dal bracconaggio. Questi sforzi collaborativi sono cruciali per affrontare le minacce che ancora incombono sulla specie.

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