Corpo Montagna, Casa del Parco Adamello
Benessere - Sport

Corpo Montagna: nasce il Festival delle pratiche outdoor collettive

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La prima edizione dal 30 maggio al 2 giugno 2025 tra i sentieri, i paesi, la pineta, le valli e gli spazi della Casa del Parco Adamello, in Val Saviore, tra i comuni di Cevo e Saviore dell’Adamello, in provincia di Brescia

Comunicato Stampa – Nasce Corpo Montagna, la prima edizione del Festival dedicato alle pratiche outdoor collettive, per esplorare la montagna come spazio di relazione, sperimentazione e trasformazione: un’iniziativa ideata e organizzata da Avanzi Discover e Casa del Parco Adamello.

Dal 30 maggio al 2 giugno 2025, in Val Saviore, tra Cevo e Saviore dell’Adamello, la Casa del Parco diventa il fulcro di esperienze e attività che mettono il corpo al centro del rapporto con la montagna e in particolare con l’Adamello. Quattro giorni per risalire alle radici del legame tra individuo, ambiente e collettività, esplorando le pratiche outdoor come strumenti di coinvolgimento e coabitazione. Non semplicemente sport, ma esperienze collettive, non competitive, capaci di tracciare nuove frontiere di innovazione sociale e ambientale.

Con Corpo Montagna vogliamo promuovere un approccio alle terre alte e alle pratiche outdoor come il trekking, l’arrampicata, il trail running: sostenibile, accessibile e capace di creare connessioni tra territori e comunità, tra città e aree interne, valorizzando le specificità di un luogo come la Val Saviore. Un percorso che abbiamo già avviato con il palinsesto culturale della Casa del Parco Adamello, luogo di comunità e cultura montana accessibile a tutte e tutti. Il Festival nasce per approfondire questi temi e per raccontare di una montagna aperta a tutti i corpi e a tutte le identità, anche quelle tradizionalmente escluse dal racconto alpino”. Così Giovanni Pizzochero, tra gli ideatori del Festival e responsabile di Casa del Parco, introduce alcuni dei temi al centro della talk inaugurale di venerdì 30 maggio, che vedrà la partecipazione di Guido Calvi, direttore del Parco dell’Adamello, e di altri ospiti.

La montagna, spesso raccontata come luogo di isolamento o sfida individuale, si apre qui come spazio di relazione e di esperienza collettiva. Un invito a costruire una cultura condivisa e responsabile della fruizione delle terre alte in un contesto globale segnato da crisi ambientali e sociali. Accanto alle sfide storiche che riguardano le aree interne e montane, le Alpi italiane affrontano oggi trasformazioni profonde: secondo l’Osservatorio nazionale CittàClima di Legambiente nell’ultimo secolo la temperatura è aumentata di 1,3°C, portando a una perdita del 50% della copertura glaciale. E le prospettive future, se non si interviene, appaiono tutt’altro che rassicuranti.

È in questo scenario che la sostenibilità viene intesa come responsabilità tanto individuale quanto collettiva. In linea con questo approccio si inserisce la partecipazione speciale di Patagonia, che sarà presente per tutta la durata del Festival con il servizio Worn Wear: una sarta specializzata offrirà riparazioni gratuite di capi tecnici, indipendentemente dalla marca, promuovendo la cultura del riuso e il prolungamento del ciclo di vita dei materiali.

Oltre alle pratiche outdoor, Corpo Montagna accoglie anche esperienze artistiche e immersive, come l’installazione di Sergio Maggioni, in arte Neunau. Un Suono in Estinzione è un progetto artistico e scientifico nato in collaborazione con università ed esperti glaciologi di rilievo nazionale e internazionale. Attraverso numerose spedizioni sul ghiacciaio dell’Adamello, il progetto ha raccolto oltre 15.000 ore di registrazioni sonore e dati termici, offrendo un racconto inedito e sensoriale del cambiamento climatico. In programma una listening session, per immergersi nell’ascolto diretto dei suoni del ghiacciaio e riflettere sull’impatto della crisi climatica in questi ambienti.

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Il Festival si sviluppa in quattro giornate tematiche, scandite da escursioni, laboratori, attività per bambini, talk, musica, momenti di condivisione e l’ultima giornata interamente dedicata all’Adamello e alle sue connessioni con le realtà circostanti, fino a quelle urbane.

Tra gli ospiti e le realtà coinvolte: i gestori e le gestrici dei Rifugi del Parco dell’Adamello, attivisti e attiviste, collettivi, divulgatori e divulgatrici come Sofia Farina de L’AltraMontagna, Marco Zambaldo di IDA Idee Dall’Alto e Milano Montagna, Alberto Benchimol, Presidente Sportfund fondazione italiana per lo sport Ets e Vicepresidente Sport for inclusion network, Protect Our Winters (POW) – con la proiezione del cortometraggio Downstream –, la presentazione del libro Abituati a cadere a cura di Brocchi sui Blocchi, e della nuova rivista Burro a tema trail running, tra gli altri.

Un programma ricco e variegato che intreccia trekking, arrampicata, passeggiate a cavallo, yoga, slackline, forest bathing, laboratori creativi, workshop educativi per bambine e bambini, playfight, trail running, e momenti musicali tra live e DJ set. Le attività sono guidate da realtà come Adamello Vertical Alpine Guide, Graffiti Climbers, Simply Adventure, Dama Horse, Slackline Brescia e tante altre.

Le attività “Active” saranno svolte nel territorio della Val Saviore o della media Valle Camonica, quelle “Slow” e per bambini presso la Casa del Parco e la Pineta di Cevo, un ampio spazio verde che ospiterà anche gli eventi serali e aggregativi.

[Cover Image – © Corpo Montagna, Casa del Parco Adamello]

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