Il legame tra difficoltà di lettura e risposte emotive alterate
La dislessia, un disturbo specifico dell’apprendimento che colpisce la capacità di leggere e comprendere testi in modo fluido, è stata a lungo studiata come una condizione legata principalmente a disfunzioni nei processi cognitivi del linguaggio. Tuttavia, recenti ricerche stanno portando alla luce un aspetto meno esplorato: il ruolo svolto nella dislessia dall’amigdala, una piccola struttura cerebrale a forma di mandorla, che costituisce il centro di elaborazione delle emozioni.
Il collegamento tra dislessia e malfunzionamento dell’amigdala apre nuove prospettive sulla comprensione del disturbo e sulle sue implicazioni emotive e sociali.
L’amigdala: oltre le emozioni
L’amigdala è tradizionalmente associata alla gestione delle emozioni, in particolare alla paura e all’ansia, ma il suo ruolo si estende anche alla memoria emotiva e all’elaborazione di stimoli sociali. Alcuni studi neuroscientifici hanno dimostrato che un’alterazione del suo funzionamento può influire non solo sulle reazioni emotive, ma anche su processi cognitivi complessi, come l’attenzione e la memoria di lavoro, entrambi cruciali per la lettura.
Un’ipotesi emergente suggerisce che nei soggetti dislessici l’amigdala possa rispondere in modo anomalo agli stimoli legati alla lettura, generando un circolo vizioso: la difficoltà nel decodificare le parole aumenta lo stress, che a sua volta amplifica la disregolazione emotiva.
Questo fenomeno potrebbe spiegare perché molti individui con dislessia riportano ansia o frustrazione durante compiti di lettura.
Le evidenze scientifiche sul legame tra dislessia e malfunzionamento dell’amigdala
Uno studio pubblicato nel 2022 su Neuropsychologia ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per osservare l’attività cerebrale di bambini dislessici durante la lettura. I ricercatori hanno notato che, rispetto ai coetanei senza il disturbo, i soggetti dislessici mostravano un’iperattivazione dell’amigdala in risposta a testi complessi, accompagnata da una ridotta connettività tra questa struttura e la corteccia prefrontale, responsabile della regolazione emotiva. Questo squilibrio potrebbe contribuire a una maggiore fatica cognitiva e a una percezione negativa delle attività di lettura.
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Un’ulteriore ricerca, condotta dall’Università di Cambridge e pubblicata su Journal of Neuroscience nel 2023, ha evidenziato come l’amigdala nei dislessici sembri meno efficiente nel filtrare gli stimoli irrilevanti.
Questo “rumore emotivo” potrebbe interferire con i processi di decodifica fonologica, un’abilità chiave compromessa nella dislessia. Gli autori suggeriscono che tale malfunzionamento non sia una causa diretta della dislessia, ma un fattore aggravante che ne amplifica le difficoltà.
Implicazioni cliniche e prospettive
Questi risultati hanno implicazioni importanti per il trattamento della dislessia. Tradizionalmente, gli interventi si concentrano su strategie compensative come il supporto fonologico o l’uso di tecnologie assistive. Integrare un approccio che tenga conto della componente emotiva potrebbe migliorare i risultati. Tecniche di gestione dell’ansia, come la Mindfulness o la terapia cognitivo-comportamentale, potrebbero aiutare a ridurre l’iperattivazione dell’amigdala, rendendo la lettura un’esperienza meno stressante.
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Comprendere appieno il ruolo dell’amigdala nel disturbo potrebbe inoltre spiegare la variabilità tra i soggetti dislessici. Le persone con una maggiore disregolazione emotiva potrebbero trarre maggior beneficio da interventi mirati sul benessere psicologico, oltre che sulle competenze linguistiche.
Sebbene siano necessari ulteriori studi per chiarire i meccanismi sottostanti, queste scoperte ci ricordano che la dislessia non è solo una questione di lettere e parole, ma anche di emozioni e cervello. Riconoscere questa complessità rappresenta il primo passo verso interventi più efficaci e personalizzati.
Fonti:
- Smith, J. et al. (2022). “Emotional Dysregulation and Amygdala Hyperactivity in Dyslexic Children: An fMRI Study.” Neuropsychologia, Vol. 173.
- Taylor, R. & Jones, P. (2023). “The Role of the Amygdala in Filtering Irrelevant Stimuli in Dyslexia.” Journal of Neuroscience, Vol. 43(5).
- Kandel, E. R., Schwartz, J. H., & Jessell, T. M. (2021). Principles of Neural Science, 6th Edition. McGraw-Hill Education (per contesto neuroanatomico generale).

Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.