Le foreste periurbane sono un patrimonio prezioso da valorizzare. In un’epoca di sfide ambientali globali, rappresentano una speranza concreta per un futuro più resiliente
Le foreste periurbane, definite come aree boschive situate entro dieci chilometri dai centri urbani, assumono un ruolo di primaria importanza nella lotta contro il cambiamento climatico e nella tutela della biodiversità.
Cosa leggerai nell'articolo:
Un’insostituibile risorsa verde
Le foreste periurbane combattono l’effetto “isola di calore” tipico delle città, abbassando le temperature e migliorando la qualità dell’aria. Le chiome degli alberi fungono da veri e propri pozzi di carbonio, assorbendo CO2 e altri gas serra dall’atmosfera.
Queste risorse verdi offrono un habitat ideale per una varietà di specie animali e vegetali, favorendo l’equilibrio ecologico. Permettono inoltre di creare degli spazi fruibili per attività ricreative, aiutando a migliorare il benessere psico-fisico della popolazione.
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Sfide e opportunità
Uno studio del 2024 ha stimato che a livello globale potrebbero essere piantati fino a 241 miliardi di alberi in aree periurbane, con un impatto significativo sul clima. Al momento si tratta di un potenziale inespresso.
I Governi devono focalizzare l’attenzione sullo sviluppo di piani di forestazione sostenibili che tengano conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle comunità locali. Occorre individuare risorse economiche sufficienti per la creazione e la manutenzione delle aree verdi presenti e ancora da realizzare. Altro punto essenziale è la sensibilizzazione. I cittadini devono essere coinvolti in prima linea, educati sulla rilevanza strategica delle foreste periurbane e, in generale, di ogni habitat, anche il più piccolo.
Le foreste periurbane tra le strategie green per salvare il Pianeta
Nel 2021 è stata avviata un’iniziativa ambiziosa: la piantumazione di mille miliardi di alberi entro il 2030. Questo progetto ha trovato ispirazione in uno studio del Politecnico di Zurigo del 2019, che ha rivalutato il potenziale delle foreste nell’assorbire anidride carbonica, proponendo la riforestazione come un’arma fondamentale contro il cambiamento climatico. Tuttavia, l’obiettivo ha suscitato diverse critiche, a partire da coloro che lo considerano una mera distrazione dalla necessità di ridurre direttamente le emissioni di gas serra a chi ne mette in dubbio la fattibilità pratica, o sottolinea possibili effetti indesiderati.
Recenti studi indicano tuttavia che concentrarsi sulle foreste periurbane rappresenta una via alternativa e davvero efficace. Secondo gli autori delle ricerche, la piantumazione di alberi in queste aree non solo contribuirebbe significativamente all’assorbimento di CO2, ma migliorerebbe anche il clima nelle città oltre a sostenere la biodiversità.
Secondo Stefano Mancuso, direttore scientifico della Fondazione per il Futuro delle Città, la strategia costituisce una soluzione pragmatica per contrastare il riscaldamento globale. Mentre ridurre direttamente le emissioni di gas serra può essere economicamente e politicamente complesso, la riforestazione offre un approccio più immediato, più accessibile, con benefici ambientali e occupazionali tangibili.
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Buoni motivi per investire nelle foreste periurbane
Investire nelle foreste periurbane necessita di costi inferiori rispetto alla riforestazione delle aree remote. Queste foreste contribuirebbero a migliorare la termoregolazione urbana, riducendo i costi di riscaldamento e raffreddamento e i relativi consumi energetici.
Un clima urbano più salubre si traduce in vantaggi diretti per la salute pubblica.
Inoltre, le foreste periurbane potrebbero aiutare a mitigare gli impatti degli eventi climatici estremi, come le ondate di calore e le inondazioni, contribuendo a diminuire danni e costi associati.
Le foreste periurbane in Italia
Il nostro Paese vanta una ricca tradizione di gestione forestale ma c’è ancora molto da fare per valorizzare il potenziale delle zone verdi periurbane.
Une esempio virtuoso è il Parco Agricolo Sud Milano: un’area verde di 47.000 ettari che svolge un ruolo fondamentale per la qualità dell’aria e per la biodiversità della metropoli lombarda. Altro progetto di spessore si trova nel Bosco di Capodimonte a Napoli, un’oasi verde che offre ai cittadini un luogo di svago e di contatto con la natura.
La sfida per il futuro? Promuovere la creazione di nuove foreste periurbane e la gestione sostenibile di quelle esistenti. Un obiettivo che richiede la collaborazione di tutti: cittadini, Enti locali, Istituzioni e mondo scientifico. Un impegno da assumere con serietà per garantire un futuro al Pianeta e un’esistenza vivibile alle prossime generazioni.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.