Conseguenze per la salute del cronotipo gufo
Benessere - Salute

Gli impatti sulla salute del cronotipo gufo

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Consigli per migliorare i ritmi sonno-veglia, così da contrastare gli effetti sulla salute causati dal cronotipo gufo

Cronotipo gufo, un’espressione all’apparenza buffa ma che in realtà cela delle conseguenze impattanti sul nostro benessere. Di cosa si tratta e come incide sulla vita di tutti i giorni?

Che cosa si intende per “cronotipo gufo”

Il cronotipo è una caratteristica che identifica la predisposizione naturale di un individuo a essere più attivo e performante in determinate fasce orarie della giornata. In parole semplici, ci sono persone che sono “mattiniere” e altre che sono “nottambule”. Il termine deriva dal greco “chronos” (tempo) e “tipo” e riguarda il ritmo circadiano, il sistema interno che regola il ciclo sonno-veglia e altri processi fisiologici.

Un cronotipo gufo, detto anche serotino, è una persona che ha la naturale predisposizione a essere più attiva e performante nelle ore serali e notturne. Un individuo appartenente a questa categoria tende a svegliarsi con fatica al mattino, sentendosi spesso stanco e poco lucido. Il suo livello energetico e il suo grado di concentrazione aumentano nel pomeriggio, raggiungendo il picco massimo in serata.

Il soggetto gufo preferisce andare a dormire tardi, spesso dopo mezzanotte o anche all’una di notte, con ripercussioni che gravano sul suo benessere generale.

Impatti su sonno, alimentazione e salute del cronotipo gufo

In base a quanto sostenuto dalla scienza, gli individui con cronotipo gufo sembrano essere a rischio maggiore di sviluppare malattie croniche come le patologie cardiovascolari e il diabete, a causa di abitudini alimentari irregolari e poco salutari.

Studi indicano che i nottambuli tendono ad avere abitudini alimentari disordinate, che li spingono a consumare cibi ad alto contenuto di zuccheri, grassi, alcol e caffeina. Inoltre, saltano spesso pasti importanti come la colazione o il pranzo, preferendo mangiare tardi nelle ore serali.

Effetti del cronotipo gufo sulla funzionalità cerebrale

Uno studio condotto dal Centre for Human Brain Health dell’Università di Birmingham e pubblicato su Sleep ha evidenziato che l’appartenenza al cronotipo gufo può influenzare le capacità cognitive.

I risultati hanno mostrato che durante le ore tradizionalmente critiche per lo studio e il lavoro, i nottambuli sembrano essere svantaggiati rispetto ai “mattinieri”. Questi ultimi, noti come cronotipo allodola, mostrano una migliore connettività cerebrale in tutte le fasce orarie.

Il segreto? Migliorare i ritmi sonno-veglia

Anche se si appartiene al gruppo dei cronotipo gufo, non bisogna perdersi d’animo. Dei piccoli accorgimenti possono aiutare a cambiare rotta, migliorando lo stile di vita, con conseguenze a cascata sul benessere psico-fisico.

Stabilire una routine regolare

Mantenere una routine sonno-veglia costante è fondamentale per sincronizzare il proprio orologio biologico. Il trucco risiede nell’andare a letto e nello svegliarsi alla stessa ora ogni giorno, anche nei giorni festivi o durante il fine settimana.

Creare un ambiente ideale per il sonno

Assicurarsi che la camera da letto sia un ambiente tranquillo, buio e fresco. È sufficiente ridurre al minimo rumori e luci disturbanti, considerando l’uso di tapparelle o di mascherine per gli occhi.

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Limitare l’esposizione alla luce blu

Evitare di utilizzare dispositivi elettronici come smartphone, tablet o computer prima di coricarsi, poiché la luce blu emessa dai dispositivi può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.

Fare esercizio fisico

L’esercizio fisico regolare aiuta a migliorare la qualità del sonno e a ridurre il tempo necessario per addormentarsi. Tuttavia, è bene evitare di sottoporsi a esercizi intensi poco prima di coricarsi, poiché potrebbe agire da stimolante.

Limitare il consumo di caffeina e alcol

Non consumare bevande contenenti caffeina o alcol nelle ore che precedono il momento di riposo. Sono sostanze che interferiscono  con il sonno e possono creare difficoltà nell’addormentarsi.

Gestire lo stress

Il livello di stress influenza notevolmente la qualità del sonno. Gli esperti suggeriscono di praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda per ridurlo e favorire un sonno più profondo.

Consultare uno Specialista del sonno

Se si hanno difficoltà persistenti, si può ricorrere a uno specialista del sonno qualificato. Potrebbe essere necessario eseguire dei test per identificare eventuali disturbi del sonno e ricevere un trattamento appropriato.

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