Dalla teoria del Big Bang al multiverso: le implicazioni filosofico-scientifiche del quesito cosmologico “Il tempo ha un inizio?”
L’interrogativo se il tempo abbia avuto un inizio è una delle questioni fondamentali della Cosmologia e della Filosofia. La nostra comprensione dell’Universo e della sua origine si basa su teorie scientifiche avanzate, tra cui la relatività generale e la meccanica quantistica.
Tuttavia, rispondere a questa domanda implica sondare le condizioni fisiche e matematiche esistenti in prossimità del Big Bang, evento considerato il punto di partenza dello spazio e del tempo secondo il modello cosmologico standard.
Ma è davvero corretto considerare il tempo come qualcosa che “inizia”? O il concetto stesso di tempo potrebbe essere più complesso, estendendosi o cambiando natura in modi che ancora non comprendiamo?
Cosa leggerai nell'articolo:
La teoria del Big Bang
La teoria del Big Bang rappresenta attualmente il modello cosmologico più accettato per descrivere l’origine e l’evoluzione dell’Universo. Secondo questa teoria, circa 13,8 miliardi di anni fa l’Universo era concentrato in un punto di densità infinita e temperatura estremamente elevata, uno stato definito singolarità. Da questo momento, lo spazio e il tempo hanno iniziato a espandersi, dando vita all’Universo che oggi osserviamo.
Questa espansione dello spazio-tempo è stata confermata attraverso la scoperta della radiazione cosmica di fondo e mediante l’osservazione del redshift delle galassie lontane. La singolarità del Big Bang rappresenta però un limite alle attuali leggi della fisica: la Teoria della relatività generale di Einstein, che descrive efficacemente la gravità e il comportamento dello spazio-tempo su larga scala, non è in grado di descrivere accuratamente le condizioni presenti in prossimità della singolarità.
In questo contesto, diventa necessario unire la relatività generale con la meccanica quantistica, dando origine alla ricerca di una teoria quantistica della gravità.
La meccanica quantistica e l’inizio del tempo
Nel regno della meccanica quantistica, l’Universo potrebbe non aver avuto un inizio nel senso tradizionale. Le teorie quantistiche, come la gravità quantistica a loop e il modello dell’universo ciclico, propongono scenari alternativi.
La gravità quantistica a loop suggerisce ad esempio che, a livello quantistico, la singolarità del Big Bang potrebbe essere evitata grazie alla discrezione dello spazio-tempo. In questo contesto, il tempo potrebbe essere stato esteso all’indietro prima del Big Bang, rendendo il concetto di un “inizio del tempo” privo di senso.
Un’altra ipotesi è quella dell’Universo ciclico, in base alla quale l’Universo attraverserebbe cicli infiniti di espansione e contrazione, con ogni “Big Bang” preceduto da un “Big Crunch”. Questo modello implica che non ci sia stato un vero e proprio inizio del tempo, ma piuttosto una serie di eventi ripetuti senza un punto di partenza assoluto.
L’approccio filosofico: il tempo e la causalità
Da un punto di vista filosofico, il concetto di un inizio del tempo solleva questioni riguardanti la causalità. Nella nostra esperienza quotidiana, tutto ciò che ha un inizio ha una causa.
Applicare questo principio all’origine dell’universo è però problematico. Se il tempo ha avuto un inizio, non c’era alcun “prima” del tempo in cui sarebbe potuto esistere una causa. Ciò ha portato alcuni pensatori a chiedersi se il concetto di causalità possa applicarsi alle origini cosmiche o se necessiti di essere riformulato.
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Filosofi come Immanuel Kant hanno sostenuto che il tempo è una forma della nostra percezione piuttosto che una proprietà intrinseca dell’Universo. Secondo questa visione, chiedersi se il tempo abbia avuto un inizio potrebbe essere una questione mal posta, perché il tempo stesso potrebbe non esistere indipendentemente dal nostro modo di percepirlo.
La teoria del multiverso e il tempo infinito
Alcuni Fisici teorizzano l’esistenza di un multiverso, una serie di universi paralleli ciascuno con le proprie leggi fisiche. Se si parte da questo presupposto, il nostro Universo potrebbe essere solo uno dei tanti in un “mare” di universi.
Se il multiverso esistesse, il tempo potrebbe non avere avuto un inizio assoluto: potrebbe esserci stato un tempo infinito prima del Big Bang in altre regioni del multiverso. Tale eventualità amplierebbe la nostra comprensione dell’universo e delle sue origini, ma renderebbe ancora più complessa la risposta alla domanda sull’inizio del tempo.
Un quesito aperto
Sebbene la teoria del Big Bang suggerisca che il tempo abbia avuto un inizio, le attuali conoscenze scientifiche non risultano ancora sufficienti per attribuire una risposta definitiva al quesito.
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Le teorie quantistiche e ipotesi speculative come l’Universo ciclico e il multiverso offrono scenari nei quali il tempo potrebbe essere eterno o ciclico, ma mancano ancora di conferme empiriche.
Il quesito “Il tempo ha avuto un inizio?” inizio rimane perciò una delle grandi frontiere della Scienza e della Filosofia, che resta ancora da esplorare nel suo complesso.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.