Mantenere un’adeguata idratazione è fondamentale per il corretto funzionamento del cervello. Anche una lieve disidratazione può influenzare negativamente l’umore, la memoria, la concentrazione. Assicurarsi un apporto idrico sufficiente contribuisce al benessere mentale e alla prevenzione di disturbi cognitivi
L’acqua rappresenta circa il 75% della composizione del cervello umano, scenario che la rende essenziale per numerose funzioni neurologiche. Partecipa attivamente alla trasmissione degli impulsi nervosi, alla regolazione della temperatura cerebrale, all’eliminazione delle tossine. Una corretta idratazione è quindi imprescindibile per garantire l’efficienza delle funzioni cognitive.
Cosa leggerai nell'articolo:
Gli effetti della disidratazione sulle prestazioni mentali e sul benessere emotivo
Diversi studi hanno evidenziato come la disidratazione possa compromettere le prestazioni mentali. Una ricerca condotta dall’Università di East London e Westminster ha dimostrato che l’assunzione di circa mezzo litro d’acqua prima di affrontare compiti cognitivi migliora i tempi di reazione del 14%.
Oltre che sulle prestazioni cognitive, l’idratazione influisce anche sull’umore. La Scienza ha evidenziato che una riduzione dell’assunzione di acqua porta a irrequietezza, affaticamento, perdita di lucidità mentale, confusione. Un incremento dell’apporto idrico giornaliero è invece associato a una diminuzione della fatica e della sonnolenza.
Un aiuto per contrastare gli stati dissociativi
Mantenere un’idratazione adeguata può risultare utile per contrastare gli stati dissociativi, sebbene non rappresenti una soluzione diretta. Gli stati dissociativi sono generalmente legati a stress, ansia, traumi o condizioni psicologiche come il Disturbo borderline di personalità, il Disturbo Dissociativo dell’Identità (DID) o il Disturbo di Depersonalizzazione/Derealizzazione (DPDR). Tuttavia, disidratazione e squilibri elettrolitici possono peggiorare la percezione di confusione mentale, stanchezza e disconnessione dalla realtà.
Perché l’idratazione è importante in questi casi?
- Supporto alla funzione cerebrale. L’acqua è essenziale per il corretto funzionamento del cervello. La disidratazione può causare nebbia mentale e peggiorare la sensazione di disconnessione dalla realtà.
- Riduzione dello stress e dell’ansia. La disidratazione può aumentare la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che può peggiorare stati ansiosi e dissociativi.
- Regolazione della pressione sanguigna e ossigenazione cerebrale. Bere acqua aiuta a mantenere un’adeguata pressione sanguigna, riducendo sintomi come vertigini e senso di irrealtà.
Se per qualsiasi ragione non si riesce a bere acqua regolarmente nel corso della giornata, nei momenti di tranquillità è essenziale procedere con un approvvigionamento idrico, in modo da garantire un buon livello di idratazione nelle ore successive.
L’importanza dei minerali nell’acqua
Anche la qualità dell’acqua consumata influisce sul benessere mentale. Acque ricche di minerali come magnesio e calcio supportano l’attività cerebrale, favorendo la concentrazione e la memoria. Il magnesio, in particolare, ha proprietà rilassanti che aiutano a mantenere uno stato mentale equilibrato anche in situazioni di stress.
Per questo, risulta essenziale consumare acqua del rubinetto, ovviamente sottoposta ai dovuti trattamenti di depurazione. L’acqua del rubinetto contiene infatti tutti i nutrienti necessari per mantenere il cervello e l’organismo in salute.
Consigli per mantenere il cervello idratato
Per garantire una corretta idratazione, è consigliabile bere almeno due litri d’acqua al giorno, distribuendo l’assunzione nell’arco della giornata. L’assunzione dell’acqua può essere incrementata con un consumo consapevole di bevande come caffè, orzo, yerba mate, té e tisane, prodotti ricchi di nutrienti fondamentali per il benessere generale.
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È importante non aspettare la sensazione di sete per bere, poiché questa indica già uno stato di disidratazione. Integrare l’idratazione con una dieta equilibrata e uno stile di vita sano contribuisce al mantenimento delle funzioni cognitive, impattando positivamente sullo stato di salute, a prescindere dall’età.
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