La biologia, il comportamento e le sfide di conservazione del koala, il marsupiale emblema della fauna australiana
Il koala (Phascolarctos cinereus), simbolo della fauna australiana, è un marsupiale arboricolo noto per l’aspetto tenero e le movenze rilassate. Si tratta di un parente stretto dei wombat, appartenente alla famiglia Phascolarctidae.
Quali sono le caratteristiche biologiche, l’ecologia e le sfide ambientali che minacciano la sopravvivenza di questa specie emblematica?
Caratteristiche fisiche e biologia
Il koala ha una pelliccia grigia o marrone chiara, che lo aiuta a mimetizzarsi tra i rami degli eucalipti. La sua dieta è altamente specializzata e consiste quasi esclusivamente di foglie di eucalipto, una fonte di cibo povera di nutrienti ma ricca di tossine.
Per adattarsi a questo regime alimentare, il koala ha sviluppato un fegato altamente efficiente nei processi di detossificazione e un intestino lungo dotato di un grande cieco, popolato da batteri capaci di digerire la cellulosa.
Questi marsupiali pesano in media tra 4 e 15 chilogrammi e si contraddistinguono per una lunghezza di circa 60-85 cm. Gli arti anteriori sono forti, dotati di artigli affilati, ideali per arrampicarsi sugli alberi.
I piccoli nascono dopo una gestazione di circa 35 giorni e si sviluppano nel marsupio materno per sei mesi.
Habitat e comportamento
Il koala è distribuito lungo la costa orientale australiana, in foreste di eucalipto che costituiscono il suo habitat principale.
Ogni individuo occupa un territorio ben definito, che può sovrapporsi leggermente a quello di altri koala.
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Si tratta di animali prevalentemente notturni, che trascorrono fino a 20 ore al giorno a riposo per risparmiare energia, in considerazione del basso contenuto calorico della loro dieta.
Una specie minacciata: la conservazione del koala
La popolazione dei koala è in forte declino a causa della perdita degli habitat, degli incendi boschivi e delle malattie, come la clamidia e il retrovirus del koala (KoRV).
L’urbanizzazione e la frammentazione delle foreste limitano la disponibilità di cibo e rifugio. Gli incendi devastanti del 2019-2020 hanno distrutto vaste aree di foreste di eucalipto, causando la perdita di decine di migliaia di esemplari.
Le iniziative di conservazione includono il ripristino degli habitat, programmi di monitoraggio e campagne di sensibilizzazione. A queste si uniscono progetti di clonazione e crioconservazione del materiale genetico che, secondo gli esperti, potrebbero rappresentare una speranza futura per la specie. 06
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