Animalisti in mobilitazione per fermare lo sfruttamento degli animali nell’accattonaggio: riprende la raccolta firme in Lombardia
In Lombardia riparte la raccolta firme per fermare il racket che sfrutta gli animali per l’accattonaggio. L’obiettivo è raccogliere 5.000 firme per una Proposta di Legge che vieti questa pratica su tutto il territorio regionale.
Il fenomeno, sempre più diffuso e fuori controllo, coinvolge cani provenienti dall’est Europa, privi di registrazione e cure veterinarie, spesso rubati e costretti a stare immobili per ore, sotto sole e pioggia.
Tra le vittime di questo sfruttamento ci sono anche gatti tenuti al guinzaglio contro natura, uccelli mutilati per impedirne la fuga e roditori, tutti “affittati” ai mendicanti che si spostano per eludere i controlli delle Associazioni, delle Guardie Zoofile e delle forze dell’ordine.
L’azione condivisa per arrestare il racket degli animali
A rilanciare l’iniziativa è Carolina Sala, Presidente della Task Force Animalista, in seguito a molteplici segnalazioni ricevute, denunce depositate e cani tratti in salvo. A supportarla ci sono diverse Associazioni, tra cui Su La Testa, Oipa Milano, Gaia Animali e Ambiente, Crazy Cats e Fronte Animalista, oltre a dieci cittadini referenti.
Ti suggeriamo di leggere: Volontari OIPA in strada per applicare antiparassitari a cani e gatti senza casa
Come si legge in un comunicato pubblicato da Agenpress, la Proposta di Legge “vieta l’accattonaggio con animali di ogni specie su tutto il territorio lombardo, per evitare che la compassione suscitata nei passanti possa continuare ad alimentare il racket, a discapito di esseri viventi e senzienti totalmente indifesi in mano a speculatori che non hanno nulla in comune con i pochi veri clochard che vivono nelle nostre città e che andrebbero aiutati dai Comuni e dalla Regione a trovare una sistemazione alternativa alla strada che ospiti anche i loro compagni di vita”.
Il rischio di zoonosi
Il fenomeno rappresenta anche un rischio di zoonosi. Molti cani non vaccinati vengono sfruttati da persone tossicodipendenti, allo scopo di trovare i soldi per acquistare la dose quotidiana di eroina in zone come il bosco di Rogoredo. A repentaglio c’è perciò sia la vita degli animali sfruttati sia quella dei cani dei cittadini lombardi.
Dove firmare
I banchetti per la raccolta firme si terranno sabato 1 e domenica 2 febbraio presso l’Arco della Pace (zona area cani, Parco Sempione) e sabato 8 e domenica 9 febbraio ai Giardini Pubblici di Porta Venezia, dalle 12:00 alle 18:00.
Per ulteriori informazioni sulle prossime date, si può scrivere a taskforceanimalista@gmail.com.
L’art. 9 della Costituzione italiana, riformato dal Movimento 5 Stelle, sancisce la tutela degli animali, dell’ambiente e della biodiversità: è tempo di farlo rispettare.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.