Mafalda, la bambina ribelle creata dall’argentino Quino, compie 60 anni. Un fumetto che ha conquistato generazioni in tutto il Mondo con la sua ironia pungente e la sua critica sociale, rimanendo più attuale che mai
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Il 29 settembre 1964 faceva la sua prima apparizione sui giornali argentini la piccola Mafalda, una bambina di sei anni con i capelli arruffati e una mente acuta, che sarebbe diventata un simbolo della critica sociale.
Creata dal fumettista Joaquín Salvador Lavado Tejón, meglio conosciuto come Quino, Mafalda è presto uscita dai confini dell’Argentina per diventare una voce globale della contestazione, incarnando il disincanto e le preoccupazioni delle nuove generazioni.
Nel 2024, la striscia compie 60 anni, ma il suo messaggio resta incredibilmente attuale.
Mafalda: una voce per la giustizia e la pace
Mafalda non è una bambina come le altre. Odia la minestra, ama i Beatles e si preoccupa profondamente per il futuro dell’umanità. Con la sua inconfondibile ironia, è capace di mettere a nudo le contraddizioni della società moderna.
Le sue domande, le sue osservazioni spesso dirette contro i genitori, ma che riflettono una critica più ampia verso il sistema politico, economico e culturale, colpiscono per la semplicità disarmante. Una semplicità che tuttavia cela un’acutezza rara, uno spirito di osservazione della realtà innato, una mente brillante.
Al centro del fumetto c’è un piccolo gruppo di amici, ciascuno con la propria personalità ben definita. Felipe, l’idealista e sognatore; Manolito, pragmatico e materialista; Susanita, ossessionata dal matrimonio e dai figli; e Guille, il fratellino di Mafalda. Un insieme di personaggi che incarnano diverse visioni del mondo. Questa varietà di prospettive permette a Quino di affrontare un’ampia gamma di temi con una profondità e un umorismo che hanno affascinato lettori di tutte le età.
Un successo planetario
Nonostante la vita relativamente breve come serie, durata solo fino al 1973, Mafalda è diventata un fenomeno culturale internazionale. Tradotta in oltre 30 lingue, ha trovato un pubblico entusiasta in Paesi molto diversi tra loro, come l’Italia, la Spagna e la Cina.
Nel nostro Paese, la piccola ribelle ha raggiunto la platea di lettori grazie alle pubblicazioni della casa editrice Bompiani, che ha curato la traduzione delle strisce.
Secondo molti critici, il segreto del successo di Mafalda risiede nella capacità di cogliere le problematiche universali. Dalle tensioni della Guerra Fredda alle questioni di giustizia sociale, dai diritti delle donne alla salvaguardia dell’ambiente, la bambina argentina è stata una testimone del suo tempo e continua tutt’oggi a dialogare con le nuove generazioni, preoccupate per una società che non è molto migliorato rispetto a quello degli anni ’60.
Un’eredità che prosegue
Nonostante Quino abbia deciso di interrompere la serie nel 1973 per paura di ripetersi, la sua creatura continua a vivere. Il personaggio di Mafalda è stato ripreso in vari contesti, da antologie di fumetti a mostre d’arte, fino a diventare un simbolo della protesta pacifica. Nel 2009, a Buenos Aires, una statua di Mafalda è stata eretta nel quartiere di San Telmo, dove è ambientato il fumetto, a testimonianza dell’affetto che i lettori nutrono nei suoi confronti.
Il creatore Quino, scomparso nel 2020, è rimasto sempre umile di fronte all’enorme successo del personaggio nato dalla sua fantasia, affermando che Mafalda rappresentava essenzialmente un tentativo di fare domande importanti in modo semplice.
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Eppure, proprio in questa semplicità risiede la forza della piccola filosofa dei fumetti. A sessant’anni dalla sua nascita, Mafalda continua a sfidare le coscienze e a chiedere: “Perché il Mondo non è come dovrebbe essere?”.
In un’epoca segnata da incertezze politiche e sociali, Mafalda resta una voce fresca, attuale, dimostrando che il potere della critica non ha età.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.