Nuovi cartelli informativi sugli orsi in Provincia di Trento
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Nuovi cartelli informativi sugli orsi in Provincia di Trento

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LAV: a causa del foraggiamento la Giunta Fugatti è la prima a violare le sue stesse disposizioni mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini

Comunicato Stampa – In questi giorni viene dato ampio risalto mediatico alle attività di comunicazione organizzate dalla Provincia di Trento per favorire la convivenza con l’orso, in particolare al posizionamento di cartelli informativi che dettano regole e consigli per prevenire e gestire possibili incontri con i plantigradi.

Un’attività pianificata con più di vent’anni di ritardo, ma che comunque indica la direzione per la convivenza pacifica tra cittadini e orsi.

Si tratta delle indicazioni e dei consigli che anche la LAV ha fornito a cittadini e turisti in collaborazione con il Parco Adamello Brenta, nelle cui valli, dal 2021 al 2023, i volontari dell’associazione hanno incontrato circa 10.000 persone fornendo loro le informazioni di base per evitare e gestire eventuali incontri con gli orsi. Un’attività utile e di successo, quella dei Bear Ambassador, che però dal 2024 è stata interrotta per volontà dello stesso Parco che non ha più voluto rinnovare la convenzione con l’associazione.

Accogliamo positivamente questo primo passo compiuto dalla Provincia di Trento per realizzare la convivenza pacifica tra orsi e cittadini – commenta Massimo Vitturi, responsabile Animali Selvatici della LAV – ma segnaliamo che è la stessa Giunta Fugatti la prima a violare la regola che invita a non abbandonare cibo che potrebbe attrarre l’orso, indicata nei suoi stessi cartelli”.

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Infatti, la Provincia consente Il foraggiamento degli animali selvatici mediante l’installazione di strutture in legno che fungono da contenitori e distributori di cibo. Una pratica ampiamente diffusa su tutto il territorio provinciale, allo scopo di fornire un surplus alimentare nel periodo invernale agli ungulati, in particolare cervi e caprioli. Così facendo i cacciatori si garantiscono un maggior numero di animali da poter uccidere nella successiva stagione venatoria.

Il foraggiamento è però fortemente criticato dal mondo scientifico, perché altera gli equilibri naturali tra fauna e territorio. In particolare, in provincia di Trento può incidere fortemente sul comportamento degli orsi che, attratti dal cibo custodito nelle strutture costruite dall’uomo, diventano “confidenti”, perché tendono a perdere la naturale diffidenza nei confronti dell’essere umano.

Sono migliaia le strutture di questo tipo installate sul territorio, ma il numero preciso è sconosciuto anche al Servizio Faunistico, delle quali la LAV aveva chiesto la immediata rimozione a tutela della sicurezza dei cittadini. Nonostante la diffida inviata dall’associazione, la Provincia non ha mosso un dito dimostrando così le gravi responsabilità degli amministratori che, in piena consapevolezza, continuano a contribuire all’incremento del numero degli orsi confidenti.

È quindi evidente che la Giunta Fugatti è la prima a violare le disposizioni da essa stessa impartite – conclude Vitturi – succube della volontà dei cacciatori, non vuole rimuovere i siti di foraggiamento e con la sua inazione mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Chiediamo perciò che gli agenti del Corpo Forestale trentino intervengano subito nei confronti di Fugatti imponendogli di smettere immediatamente di lasciare cibo a disposizione degli orsi, in ottemperanza delle disposizioni impartite nei cartelli a firma della Provincia di Trento”.

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