L’olio di cocco può essere un alimento sano e sostenibile, se consumato con consapevolezza. Le sue proprietà, i benefici che offre, più una ricetta veg
L’olio di cocco è un grasso vegetale estratto dalla polpa della noce di cocco. Negli ultimi anni ha acquisito grande popolarità per le sue presunte proprietà benefiche, ma è davvero un alimento salutare? La sua coltivazione è rispettosa dell’ambiente?
Cosa leggerai nell'articolo:
Proprietà benefiche
L’olio di cocco è ricco di grassi saturi (circa 90%), con una prevalenza di acido laurico. Il prodotto contiene anche piccole quantità di grassi monoinsaturi e polinsaturi, vitamine E e K, e minerali.
L’acido laurico viene convertito in monolaurina nel corpo, una sostanza con proprietà antimicrobiche e antivirali. Alcune evidenze scientifiche sottolineano che l’olio di cocco possa aumentare il colesterolo HDL (“buono”) e ridurre il colesterolo LDL (“cattivo”) in alcuni individui. Si sostiene inoltre che sia in grado di fornire energia al cervello, migliorando la funzione cognitiva.
Accanto all’uso strettamente alimentare, il prodotto viene utilizzato come idratante per la pelle e i capelli.
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Rischi potenziali
Essendo ricco di grassi saturi, l’olio di cocco può aumentare il colesterolo LDL nei soggetti con predisposizione. Se si hanno problemi di colesterolo cattivo, prima di consumarlo è opportuno consultare il proprio medico di fiducia.
Contenendo zuccheri, l’olio di cocco può inoltre influenzare i livelli di glicemia nel sangue. Alle persone affette da Diabete che desiderano procedere con l’assunzione del prodotto, si raccomanda di sentire il parere di un esperto.
L’olio di cocco è sostenibile?
La sostenibilità dell’olio di cocco è un tema controverso. La sua produzione può avere un impatto ambientale negativo, quando le palme vengono coltivate in maniera intensiva. Tra le problematiche ambientali legate all’utilizzo del prodotto su ampia scala, emerge la deforestazione. Soprattutto in Malesia e nelle Filippine, le coltivazioni intensive di cocco hanno portato all’abbattimento incontrollato in vaste aree di foreste pluviali e mangrovie, con impatti sulla biodiversità, sull’erosione del suolo e sul rilascio di CO2 in atmosfera.
In determinati contesti, le condizioni di lavoro nelle piantagioni di cocco possono essere difficili e sfruttanti, con salari bassi e mancanza di diritti per i lavoratori.
A ogni modo, la produzione di olio di cocco può essere resa sostenibile. Alcune certificazioni, come quella della Rainforest Alliance, garantiscono che il prodotto sia stato ottenuto nel segno della responsabilità. Esistono inoltre aziende che adottato pratiche garanti del rispetto ambientale, come la riforestazione, l’agroforestazione e l’impiego di metodi di produzione biologici.
Per promuovere un uso consapevole del cocco è inoltre opportuno sfruttare tutte le parti della pianta. La palma può essere utilizzata per realizzare diversi prodotti oltre all’olio, tra cui la fibra di cocco e il latte di cocco. L’adozione di un simile approccio permette di ridurre l’impronta ecologica della produzione di olio di cocco.
Consigli per un consumo più sostenibile
Ai consumatori consapevoli, raccomandiamo di:
- Acquistare olio di cocco certificato da enti come la Rainforest Alliance o Fair Trade USA.
- Scegliere olio di cocco prodotto in Paesi che adottano normative ambientali rigorose.
- Optare per piccole aziende che si impegnano nella produzione sostenibile.
- Assumere il prodotto con intelligenza, senza esagerare nei quantitativi.
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Biscotti vegani al cioccolato e cocco
Suggeriamo una gustosa ricetta veg con il protagonista dell’articolo per realizzare biscotti sani, perfetti per colazione, spuntini o merenda.
Ingredienti
- 100 g di farina 00
- 50 g di zucchero di canna
- 50 g di olio di cocco
- 50 g di latte vegetale
- 30 g di cacao amaro in polvere
- 1 cucchiaino di lievito per dolci
- 50 g di cioccolato fondente
Preparazione
- In una ciotola, mescolare la farina, lo zucchero di canna, il cacao amaro e il lievito.
- Aggiungere l’olio di cocco e il latte vegetale.
- Mescolare fino a ottenere un composto omogeneo.
- Unire il cioccolato fondente tritato grossolanamente.
- Coprire la ciotola con un canovaccio e far riposare in frigorifero per 30 minuti.
- Preriscaldare il forno a 180°C.
- Foderare una teglia con carta da forno.
- Formare delle palline di impasto e disporle sulla teglia, distanziandole di circa 3 cm.
- Cuocere in forno per 15-20 minuti o fino a doratura.
- Sfornare i biscotti e lasciarli raffreddare completamente su una griglia prima di servirli.
[Disclaimer – Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a scopo informativo e non sostituiscono il parere degli esperti.]
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.