Nel nostro Pianeta esistono ancora delle comunità che vivono a stretto contatto con la natura, preferendo isolarsi dalla corruzione della società contemporanea. Si tratta delle tribù incontattate, popoli da cui si possono apprendere lezioni fondamentali per un’esistenza sana e rispettosa
Le tribù incontattate, definite anche “popoli in isolamento volontario”, sono comunità indigene che scelgono di vivere senza alcun contatto con il mondo esterno. Si stima che ne esistano circa un centinaio, distribuite principalmente in Amazzonia, Papua Nuova Guinea e India.
Cosa leggerai nell'articolo:
- Perché scegliere l’isolamento?
- Un microcosmo fragile e minacciato
- Il diritto all’autodeterminazione
- Il ruolo dell’Antropologia nella loro tutela
- Cosa possiamo imparare dalle tribù incontattate sul nostro rapporto con il Pianeta?
- Quali sono le ultime tribù incontattate?
- L’importanza di sostenere la loro sopravvivenza
Perché scegliere l’isolamento?
Le ragioni che spingono queste tribù a vivere isolate sono molteplici. Alcune hanno avuto esperienze negative con il mondo esterno, come guerre, malattie o sfruttamento delle risorse. Altre desiderano preservare la propria cultura, la propria lingua e lo stile di vita ancestrale.
Un microcosmo fragile e minacciato
La sopravvivenza delle tribù incontattate è seriamente minacciata da attività come l’estrazione di legname e minerali, la deforestazione, l’espansione delle attività agricole e l’invasione del loro territorio da parte di coloni e missionari. Il contatto con persone estranee può esporli a malattie contro cui non hanno difese immunitarie, provocando epidemie devastanti.
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Il diritto all’autodeterminazione
Il rispetto del diritto all’autodeterminazione dei popoli incontattati è fondamentale. La loro scelta di vivere in isolamento va riconosciuta, protetta. È importante evitare il “contatto forzato”, che può avere conseguenze tragiche per il loro benessere psico-fisico.
Il ruolo dell’Antropologia nella loro tutela
L’Antropologia gioca un ruolo chiave nella difesa dei diritti delle tribù incontattate. Gli Antropologi svolgono ricerche per documentare la cultura e lo stile di vita di questi popoli, cercando sensibilizzare l’opinione pubblica sulla loro situazione e promuovendo il rispetto dei loro diritti.
Cosa possiamo imparare dalle tribù incontattate sul nostro rapporto con il Pianeta?
Le tribù incontattate possono insegnare molto. La prima grande lezione è il profondo rispetto per la natura. I membri di questi gruppi sociali vivono in armonia con l’habitat che li circonda. Considerano il territorio, gli animali e le piante come parte integrante della loro comunità. Li trattano con estrema cura. Mantengono inoltre una forte connessione spirituale con la natura. Credono che gli spiriti abitino gli alberi, le montagne, i fiumi, l’intero creato.
Le tribù incontattate hanno sviluppato un modus vivendi che si basa su un equilibrio sostenibile con l’ambiente. Prelevano esclusivamente le risorse di cui hanno reale bisogno e non sprecano nulla.
I membri di questi popoli hanno un forte senso di comunità, di interdipendenza. Collaborano per procurarsi il cibo, costruire le case, crescere la prole. La semplicità è alla base del loro stile di vita. Non hanno bisogno di beni materiali per essere felici. Si concentrano sui valori davvero importanti: il rispetto per la natura, la famiglia, la comunità.
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Quali sono le ultime tribù incontattate?
Il numero preciso di tribù incontattate è sconosciuto. Le stime si aggirano intorno alle cento unità. Il loro modo di vivere rende difficoltosa la raccolta di dati. La situazione è in continua evoluzione, con il rischio di estinzione per alcune comunità.
Ad oggi, si presume siano ancora in gran parte isolati i seguenti gruppi: Awá (Brasile), Ayoreo (Paraguay), Kawahiva (Brasile), Yanomami (Brasile/Venezuela), Tlingit (Alaska, USA), Sentinelese (Isole Andamane, India), Jarawa (Isole Andamane, India), Dongria Kondh (Orissa, India), Korowai (Papua Nuova Guinea), Kombai (Papua Nuova Guinea), Hadzabe (Tanzania).
L’importanza di sostenere la loro sopravvivenza
Diverse organizzazioni, come Survival International, si battono per la protezione delle tribù incontattate. È possibile sostenere il loro lavoro con donazioni, campagne di sensibilizzazione e pressione sui Governi affinché adottino misure adeguate per la loro tutela.
Le tribù incontattate sono una parte preziosa della diversità umana. La loro sopravvivenza è una responsabilità di tutti.
[Cover Image – Yanomami dell’Amazzonia – © Fiona Watson- Survival International]
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.