L’origine del caffè affonda le radici in un intreccio di leggende e documenti storici. Dalle prime scoperte in Etiopia alla diffusione nel mondo arabo, fino alla nascita dei caffè letterari in Europa, il percorso di questa preziosa bevanda si è intrecciato con quello della cultura e della società
L’origine del caffè è avvolta nella leggenda, la più celebre delle quali narra la storia di Kaldi, un giovane pastore etiope del IX secolo. Secondo la tradizione, Kaldi notò che le sue capre diventavano particolarmente vivaci dopo aver mangiato le bacche rosse di un arbusto sconosciuto.
Curioso, ne testò egli stesso gli effetti, scoprendo un’improvvisa energia. Riferì la scoperta a un monaco locale, che utilizzò le bacche per preparare un infuso in grado di aiutarlo a rimanere sveglio durante le preghiere notturne.
Sebbene questa storia non abbia fondamenti storici comprovati, testimonia la precoce associazione del caffè con la vitalità.
Dall’Etiopia alla penisola arabica: la nascita della cultura del caffè
Al di là della leggenda, si ritiene che la pianta del caffè (Coffea arabica) abbia avuto origine sugli altopiani dell’Etiopia, dove i popoli locali ne facevano uso sotto forma di impasti di bacche macinate e di grasso.
La prima documentazione scritta risale al XV secolo nello Yemen, are in cui il caffè iniziò a essere utilizzato in ambito religioso dai sufi per facilitare la meditazione.
Scopri Come trasformare il caffè in fertilizzante naturale per le piante
La città portuale di Mocha divenne il centro nevralgico del commercio della bevanda, che da qui si diffuse in tutto il mondo arabo.
L’arrivo del caffè in Europa tra divieti e popolarità
Il caffè fece il suo ingresso in Europa attraverso i commerci veneziani nel XVI secolo. Inizialmente, la bevanda fu accolta con diffidenza e perfino proibita in alcuni paesi, tanto da essere soprannominata “bevanda del diavolo”.
Tuttavia, quando Papa Clemente VIII la assaggiò e la approvò, il caffè ottenne una sorta di legittimazione, sdiffondendosi rapidamente nelle principali città europee.
Nel 1645, a Venezia, aprì la prima caffetteria europea, seguita da Parigi nel 1671 e da Londra, dove i “coffee houses” divennero luoghi di ritrovo per intellettuali e mercanti.
I caffè letterari: l’evoluzione del consumo in chiave culturale
Nel XVIII secolo, i caffè non erano più solo luoghi di consumo, ma veri centri di discussione e fermento culturale. In Francia, il celebre Café Procope divenne il punto di riferimento per filosofi come Voltaire e Diderot, mentre in Inghilterra i “Penny Universities” offrivano la possibilità di dibattere su temi politici e scientifici.
Ti suggeriamo di leggere: Il caffè come rituale sociale, un momento di condivisione e di connessione culturale
Anche in Italia, i locali in cui si consumava il caffè assunsero un ruolo centrale nella vita culturale del tempo. Il Caffè Florian di Venezia, aperto nel 1720, e il Caffè Greco di Roma furono frequentati da letterati, artisti e rivoluzionari, contribuendo a forgiare il pensiero europeo dell’epoca.
Tutt’oggi il caffè continua a essere una delle bevande più consumate al Mondo, con una storia suggesstiva che si intreccia con quella della civiltà umana.

Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.