Il pensiero eccessivo può sabotare il benessere mentale. Si tratta dell’overthinking. Come intervenire?
L’overthinking, o rimuginio mentale, è un fenomeno psicologico molto diffuso che si riferisce alla tendenza a pensare troppo intensamente o troppo a lungo a un problema, una situazione, una preoccupazione.
È un meccanismo che porta la mente a girare in tondo senza arrivare a soluzioni concrete, trasformando il pensiero da uno strumento di risoluzione a una fonte di ansia.
Se non viene affrontato, l’overthinking può incidere pesantemente sulla qualità della vita e sul benessere mentale, portando a stress, stati ansiogeni e depressione.
Cosa leggerai nell'articolo:
Il ciclo dell’overthinking: perché pensiamo troppo?
Secondo gli esperti di Psicologia, l’overthinking si instaura come un circolo vizioso in cui il cervello, anziché concentrarsi sulla risoluzione di un problema, ripete continuamente gli stessi pensieri.
Questo processo genera un falso senso di controllo, come se rianalizzare continuamente una situazione possa portare a una migliore comprensione o a una soluzione più efficace. In realtà, l’overthinking innesca un ciclo che amplifica l’ansia, l’incertezza, impedendo alla persona di prendere decisioni chiare e di affrontare i problemi in modo concreto.
L’overthinking attiva in maniera eccessiva l’amigdala, una struttura cerebrale legata alle emozioni, che porta la persona a concentrarsi maggiormente sui potenziali pericoli o minacce, anche immaginari o esagerati.
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Questo meccanismo è ereditato dal nostro passato evolutivo, epoca in cui individuare rapidamente una minaccia poteva significare la differenza tra la vita e la morte. Oggi, però, molte delle preoccupazioni sono legate a questioni sociali, lavorative o emotive, non a reali pericoli fisici. Il risultato è un sovraccarico di pensieri negativi che fa rimanere bloccati.
Conseguenze dell’overthinking sulla salute mentale
L’overthinking ha implicazioni serie sulla salute. Svariati studi dimostrano che rimuginare troppo può portare a livelli cronici di stress, di ansia e di depressione. Quando si è intrappolati nel ciclo dell’overthinking, il cervello produce un eccesso di cortisolo, l’ormone dello stress, con effetti negativi sull’intero organismo.
Il contesto che si viene a produrre aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, di manifestare infiammazione cronica, conducendo a un indebolimento del sistema immunitario.
L’overthinking mina inoltre la produttività e la qualità delle relazioni sociali. Le persone che ne sono soggette tendono a rimuginare anche sulle interazioni sociali, soffermandosi su ogni dettaglio di una conversazione, cercando di analizzare ogni possibile implicazione e arrivando a conclusioni spesso irrazionali o negative. Questo può creare una sensazione di isolamento, favorendo sentimenti di inadeguatezza .
Strategie per interrompere l’overthinking
Esistono alcune strategie per ridurre o eliminare il rimuginio mentale, che possono essere efficaci per recuperare la giusta lucidità. Quali sono alcuni dei metodi suggeriti dagli esperti di Psicologia?
Focalizzarsi sul presente
La mindfulness e la meditazione possono essere strumenti potenti per contrastare l’overthinking. Queste pratiche insegnano a vivere il momento presente e a ridurre il bisogno di controllare o anticipare ogni cosa.
Limitare il tempo dedicato ai pensieri eccessivi
Una strategia efficace consiste nello stabilire un “tempo di riflessione” limitato in cui si concede alla mente di pensare a una specifica questione. Superato quel lasso di tempo prestabilito, occorre impegnarsi, a lasciare andare quel pensiero.
Distrarsi con attività fisiche o creative
L’esercizio fisico e le attività artistiche stimolano altre aree del cervello, aiutando a interrompere il ciclo di pensieri ripetitivi e migliorando l’umore grazie al rilascio di endorfine.
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Prendere decisioni rapide
L’overthinking è alimentato anche dall’indecisione. Prendere una decisione, anche piccola, può aiutare a interrompere il ciclo mentale, riportando la mente verso l’azione.
Accettare l’incertezza
L’overthinking nasce spesso dal tentativo di eliminare l’incertezza. Accettare che non tutto può essere controllato è un passaggio fondamentale per imparare a lasciare andare i pensieri negativi e l’ansia.
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