Gli alberi svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione delle alluvioni. Come proteggono il territorio dagli eventi meteorologici estremi
Gli alberi sono più che semplici elementi del paesaggio. Sono fondamentali per il bilancio idrico ambientale. Grazie alla loro struttura e alla capacità di trattenere grandi quantità d’acqua, contribuiscono a prevenire fenomeni estremi come le alluvioni.
Le radici profonde, ampie, i tronchi robusti, le chiome folte agiscono come una rete naturale che assorbe, trattiene e rallenta il deflusso delle acque piovane, riducendo il rischio di inondazioni.
Cosa leggerai nell'articolo:
Radici degli alberi: un ancoraggio per il suolo
Uno dei principali motivi per cui gli alberi sono utili per prevenire le alluvioni risiede nel sistema radicale.
Le radici si estendono nel terreno, creando una fitta rete che rende il suolo più stabile e resistente all’erosione. Durante le piogge intense, il suolo così non si sgretola e non si muove facilmente, evitando fenomeni di smottamento e frane, che possono contribuire ad aggravare le alluvioni.
Le radici fungono inoltre da spugne naturali che assorbono l’acqua e la trattengono, riducendo il carico che le acque piovane esercitano sul terreno.
Chiome: una barriera contro l’intensità delle piogge
Le chiome degli alberi svolgono un altro importante ruolo nel prevenire le alluvioni, agendo come un “filtro” naturale per le precipitazioni.
Le foglie e i rami riducono la velocità con cui l’acqua piovana raggiunge il suolo, disperdendo le gocce e riducendo l’impatto delle piogge torrenziali.
Questo rallentamento permette al terreno di assorbire meglio l’acqua, evitando che si accumuli in modo eccessivo sulla superficie così da provocare potenziali allagamenti.
In assenza di una copertura arborea, l’acqua colpisce direttamente il suolo, aumentando l’erosione e il rischio di alluvioni.
Gli alberi come regolatori del deflusso delle acque
Un’altra funzione fondamentale dei custodi verdi nella prevenzione delle alluvioni consiste nella regolazione del deflusso delle acque superficiali.
Gli alberi immagazzinano una quantità significativa di acqua nelle radici, nei tronchi e nelle foglie, diminuendo il volume di acqua che scorre velocemente verso i corsi d’acqua.
Questo rallentamento del flusso è cruciale. Quando si verificano piogge torrenziali, un deflusso rapido può sovraccaricare fiumi e canali, provocando esondazioni. Gli alberi aiutano quindi a distribuire meglio l’acqua piovana, evitando picchi di deflusso pericolosi.
L’impatto della deforestazione nel rischio di alluvioni
La deforestazione, fenomeno che avviene generalmente per far spazio all’agricoltura o all’urbanizzazione, rappresenta una minaccia diretta al controllo delle acque.
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Quando le foreste vengono abbattute, il suolo perde la protezione offerta dagli alberi, diventando vulnerabile all’erosione e al degrado. La mancanza di radici e chiome comporta un aumento delle acque superficiali e accelera i processi erosivi, creando le condizioni ideali per alluvioni devastanti.
Intervenire sulla conservazione e sul ripristino delle aree boschive è perciò essenziale per preservare il territorio, riducendo il rischio di inondazioni.
Ripristino delle foreste: un investimento per il futuro
Gli interventi di riforestazione e la protezione delle foreste esistenti sono strategie cruciali per combattere i cambiamenti climatici e per prevenire le sempre più comuni catastrofi naturali.
Riforestare le aree degradate aiuta non solo a regolare il ciclo dell’acqua, ma migliora anche la qualità dell’aria e la biodiversità.
Ogni albero piantato è un piccolo contributo per la salvaguardia del territorio. Promuovere politiche sostenibili per la gestione delle foreste rappresenta un investimento lungimirante mirato alla sicurezza ambientale e al miglioramento della qualità della vita.
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.