Approvato ieri il mandato del Consiglio UE per il declassamento dello status di tutela: procede l’iter di declassamento del lupo da specie “rigorosamente protetta” a “protetta”
Comunicato Stampa – In queste ore i rappresentanti degli Stati membri dell’UE hanno approvato il mandato del Consiglio per modificare la direttiva Habitat, con l’obiettivo di adeguare il livello di tutela della specie a quanto già stabilito dalla revisione della Convenzione di Berna.
Mancano quindi pochissimi step prima che la tutela del lupo venga formalmente abbassata, con una preoccupante possibilità per gli Stati membri di autorizzare, in casi specifici, misure di contenimento drastiche come la cattura o l’abbattimento dei lupi.
Va ricordato inoltre che in Italia il lupo è stato declassato da “superprotetto” a “protetto” con l’approvazione alla Camera di un emendamento proposto dalla Lega. Una volta completato l’iter di declassamento a livello UE, l’Italia lo recepirà immediatamente e il declassamento del lupo nel nostro Paese sarà automatico.
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La modifica, chiarisce il Consiglio UE, ha l’obiettivo di offrire una maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni di lupi, ma non tiene conto dei diritti animali, della tutela ambientale e di una rilevante parte di esponenti scientifici che sottolineano come il lupo sia ancora a rischio.
L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) – che, insieme ad altre associazioni, ha ricorso al Tribunale dell’Unione Europea contro la Decisione (UE) 2024/2669 – si schiera contro questa decisione. “Una mossa preoccupante quella dell’Europa, che sta continuando a muoversi verso la riduzione della tutela di una specie fondamentale per l’equilibrio degli ecosistemi – afferma Alessandro Piacenza, responsabile tutela fauna selvatica di OIPA Italia – Una scelta miope e antiscientifica, ancora una volta ai danni degli animali e in particolare della fauna selvatica” .
L’OIPA ricorda, come del resto avvallato da diversi importanti esperti, che sussistono molti strumenti preventivi per contenere eventuali danni a causa della presenza del lupo, ma che troppo spesso non vengono applicati perché non convenienti dal punto di vista economico.
L’Associazione continuerà a monitorare con attenzione i prossimi sviluppi del processo legislativo e le decisioni che verranno assunte in merito alla gestione della specie, sia a livello europeo che nazionale.

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