La Psicologia ambientale è un’utile lente di ingrandimento attraverso cui comprendere la complessa relazione tra esseri umani e l’ambiente circostante. Le applicazioni della disciplina aiutano a creare spazi più vivibili, a promuovere comportamenti sostenibili e a migliorare il benessere
La Psicologia ambientale è un campo di studi interdisciplinare che esplora la relazione dinamica tra gli esseri umani e l’ambiente circostante. Si concentra sul modo in cui l’ambiente fisico, sia naturale che costruito, influenza i pensieri, le emozioni, i comportamenti e lo stato psico-fisico generale.
Le radici della disciplina
Le origini della Psicologia ambientale possono essere fatte risalire agli inizi del XX secolo, con il lavoro di studiosi come William James, Kurt Lewin e Roger Barker. Questi pionieri hanno riconosciuto l’impatto significativo che l’ambiente ha sul comportamento umano, ponendo le basi per ricerche future.
Applicazioni concrete
Negli studi di Psicologia ambientale, è stato osservato come vivere in prossimità di contesti naturali sia associato a una migliore funzionalità dell’amigdala, struttura cerebrale coinvolta nella gestione delle emozioni. Le osservazioni hanno condotto a una serie di applicazioni concrete che coinvolgono i contesti più disparati.
Si parte dalla pianificazione territoriale, per creare città e quartieri più sostenibili e a misura d’uomo.
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Altro campo applicativo è il Design di edifici e spazi interni. In tale contesto, l’obiettivo è di creare spazi che promuovano la produttività, il benessere e la salute degli occupanti.
Nell’Educazione, la Psicologia ambientale serve invece a mettere in piedi ambienti di apprendimento stimolanti, adatti alle diverse esigenze degli studenti.
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