Che cos'è il puttering?
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Cosa significa puttering? Una buona abitudine che aiuta benessere e creatività

Tempo di lettura: 2 minuti

Puttering: l’arte di rallentare con piccoli gesti quotidiani. Una pratica che migliora il benessere e stimola la creatività, adottata anche da Jeff Bezos

Avete mai trascorso del tempo dedicandovi a piccoli compiti senza fretta, come sistemare una libreria, innaffiare le piante o riordinare un cassetto? Se la risposta è sì, probabilmente avete già sperimentato il “puttering”, involontariamente.

Questo termine inglese, difficile da tradurre in modo diretto, descrive l’atto di impegnarsi in attività semplici e prive di urgenza, spesso considerate “insignificanti” ma che, in realtà, hanno un grande impatto sul benessere mentale.

Un’arte contro la frenesia contemporanea

In un mondo dominato dalla produttività, dalla corsa contro il tempo, il puttering rappresenta un antidoto prezioso. Consiste nel concedersi il lusso di dedicarsi a piccoli compiti quotidiani senza un obiettivo preciso o senza porsi una scadenza stringente. Non si tratta di perdere tempo, ma di esplorare il piacere del “fare” senza essere sotto pressione.

Questa pratica può aiutare a rallentare il ritmo, favorendo uno stato mentale rilassato, riflessivo. La mente, libera dalle distrazioni e dall’ansia delle performance, trova lo spazio per rigenerarsi. È una strategia per entrare in contatto con se stessi e con l’ambiente circostante, lasciando emergere nuove idee, soluzioni creative.

Il puttering fa bene alla creatività

Numerosi studi sul funzionamento del cervello dimostrano che momenti di inattività apparente o di attività “meccanica” favoriscono la connessione tra diverse aree cerebrali. Questo è il motivo per cui le idee migliori spesso arrivano mentre facciamo la doccia o camminiamo senza una metaprecisa.

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Il puttering funziona in modo analogo: occupando le mani con compiti semplici, permette alla mente di vagare liberamente, aprendo la strada a intuizioni e soluzioni innovative.

Come praticare il puttering nella vita quotidiana

Integrare il puttering nella routine non richiede grandi sforzi. Basta scegliere un momento della giornata per svolgere un’attività semplice, come pulire un angolo della casa, curare le piante o riordinare una collezione di oggetti. La chiave è farlo senza fretta, senza aspettative, concentrandosi sul piacere dell’azione in sé.

Il puttering è anche una forma di mindfulness. Prestare attenzione ai dettagli di quello che si sta facendo – il suono dell’acqua che scorre, la texture degli oggetti che si maneggiano – aiuta a vivere pienamente il momento presente, riducendo lo stress, allentando la tensione, migliorando l’umore.

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Una fonte di benessere

In un contesto sociale in cui il valore personale sembra spesso misurato dalla produttività, il puttering invita a rivalutare il significato di “tempo ben speso”.

Dedicarsi a piccoli compiti senza fretta non è solo un’attività rilassante, ma una vera e propria forma di auto-cura. Può diventare un rituale quotidiano per staccare dalla frenesia e ricaricare le energie, favorendo una maggiore serenità e un ritrovato equilibrio interiore.

Jeff Bezos: “Faccio puttering prima di iniziare a lavorare”

L’imprenditore statunitense Jeff Bezos è un esempio illustre di adozione del puttering nella quotidianità.

Il fondatore di Amazon inizia le sue giornate dedicando un’ora a questa sana abitudine, definendola un insieme di attività rilassanti e non strutturate che gli permettono di ricaricare le energie.

Durante un discorso al Economic Club di Washington, Bezos ha spiegato come questo tempo libero gli risulti essenziale per prepararsi mentalmente agli impegni di tutti i giorni.

Il “puttering” include passeggiate o piccole faccende svolte senza fretta, che gli consentono di affrontare le riunioni più impegnative, pianificate solo dopo le 10 del mattino, per usufruire di maggiore lucidità.

Perché non seguire l’orma del noto imprenditore?

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