Raganelle: caratteristiche, curiosità, pericoli che le minacciano
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Raganelle: piccoli acrobati verdi essenziali per la biodiversità

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Una specie iconica che rallegra le sere primaverili ed estive con il proprio canto armonioso. L’importanza di tutelare le raganelle 

Le raganelle, piccoli anfibi noti per  il canto melodioso, sono creature che popolano boschi, prati e giardini europei. Grazie alle zampe palmate, si arrampicano con agilità su rami, foglie e steli, guadagnandosi il titolo di abili acrobati del mondo animale.

Caratteristiche

In Italia, la specie più diffusa è la raganella comune (Hyla intermedia), caratterizzata da un dorso verde brillante che diventa bianco-giallastro sul ventre. Le dimensioni ridotte, che variano generalmente tra i 3 e i 5 cm, la rendono la più piccola rana europea.

Nonostante la stazza ridotta, la raganella è un predatore tenace, che si nutre di insetti, ragni e altri piccoli invertebrati. La sua tecnica di caccia consiste in appostamenti silenziosi, a cui fanno seguito scatti rapidi in cui l’animale fa uso della lingua lunga e appiccicosa.

Oltre a essere buone cacciatrici, le raganelle svolgono un ruolo fondamentale nel controllo delle popolazioni di insetti, contribuendo a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi in cui vivono. Inoltre, essendo predate da serpenti, uccelli e mammiferi carnivori, rappresentano a loro volta un importante anello della catena alimentare.

Quando cantano le raganelle?

Il canto delle raganelle, un suono armonico che accompagna con una certa frequenza le sere primaverili ed estive, è legato principalmente alla stagione riproduttiva.

In Italia, il periodo di canto varia a seconda della specie e della Regione. In generale, ha inizio  alla fine dell’inverno, quando le temperature si fanno più miti e le pozze d’acqua si riempiono dopo la stagione delle piogge.

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Nelle aree settentrionali, il canto può essere udito già a fine Febbraio o ai primi di Marzo. Nelle Regioni meridionali può protrarsi fino a giugno o a luglio.

A produrre il richiamo sono soprattutto gli esemplari maschi. Il canto emesso serve per attirare le femmine e per difendere il proprio territorio da altri rivali.

Il canto delle raganelle proviene da un’ampia sacca vocale situata sotto la gola. L’intensità e la tonalità possono variare a seconda della specie e del contesto di emissione. Alcune specie hanno la prassi di cantare anche al di fuori della stagione degli amori, sia di giorno che di notte.

Un anfibio minacciato

Purtroppo, le raganelle sono minacciate da diversi fattori, tutti di origine antropica. La perdita di habitat, l’inquinamento, lo sfruttamento eccessivo delle acque, l’uso di pesticidi sono tra le cause principali che ne mettono a rischio sopravvivenza. La tutela di questi piccoli anfibi è di vitale importanza per il benessere degli ecosistemi.

Per salvaguardare la specie, vengono puntualmente realizzate azioni da parte di volontari e di Associazioni ambientalistiche. In Svizzera, ad esempio, il WWF  ha individuato delle “perle d’acqua”, ossia dei corsi d’acqua da proteggere, perché contraddistinti da caratteristiche idonee al proliferare della raganella e di altri animali.

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Ognuno di noi, comunque, è chiamato a offrire il suo contributo per la tutela del piccolo anfibio. Come? Basta adottare uno stile di vita sostenibile, anche nelle attività come la cura dell’orto e del giardino. Per la fare la differenza, ci vuole davvero poco.

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