I comportamenti delle persone con Disturbo Borderline di Personalità vengono spesso erroneamente confusi con processi di manipolazione intenzionale, ma si tratta di una risposta a emozioni intense, a volte incontrollabili. Comprendere le differenze tra DBP e Narcisismo è fondamentale per promuovere empatia e supporto adeguato nei confronti dei soggetti Borderline
Il Disturbo Borderline di Personalità (DBP) è spesso frainteso e stigmatizzato. Molti individui etichettano erroneamente chi ne soffre con l’appellativo di persone manipolatrici.
È perciò essenziale fare una distinzione di estrema importanza. Sebbene i comportamenti di chi ha un Disturbo Borderline possano essere ingiustamente percepiti come manipolativi, queste azioni non sono in realtà intenzionalmente dirette a controllare né a manovrare gli altri, come accade al contrario nella condotta di è affetto da Narcisismo.
Comprendere questa differenza è cruciale per sviluppare empatia verso le persone interessate da Disturbo Borderline, evitando stereotipi che risultano molto dannosi nei loro confronti, tanto da aggravare difficoltà altrimenti superabili con l’amore o con l’affetto sinceri.
Cosa leggerai nell'articolo:
Differenze tra Disturbo Borderline e Narcisismo
I meccanismi psicologici alla base del DBP e del Narcisismo sono marcatamente in contrasto, così come i comportamenti adottati dalle due personalità.
Disturbo Borderline di Personalità (DBP)
Il DBP è caratterizzato da una forte instabilità emotiva, da difficoltà nelle relazioni interpersonali, dalla paura dell’abbandono e da un senso del sé fragile. Le persone con DBP sperimentano emozioni intense. Soffrono spesso di una sensazione di vuoto e di ansia per la mancanza di appoggio, di compassione, di calore umano veritiero.
Le azioni che possono sembrare manipolative in una persona con DBP (ad esempio, minacce di autolesionismo o ricerca costante di rassicurazioni) sono, in realtà, espressioni di una profonda disperazione e della paura di essere abbandonati al loro destino.
Non si tratta di tentativi di manipolare gli altri, ma di risposte disfunzionali a emozioni che sentono di non poter controllare. La persona Borderline agisce impulsivamente, cercando di ridurre l’angoscia che vive nel momento presente. Le sue crisi di rabbia, la sua scontentezza, i suoi occhi lucidi che spesso trattengono le lacrime, sono un meccanismo inconscio per esprimere un disperato bisogno d’amore, di supporto, di comprensione.
Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP)
Il Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP) è caratterizzato da un folle senso di grandiosità, dalla totale mancanza di empatia, da un bisogno costante di ammirazione, da un egoismo cieco, incommensurabile. Le persone con Disturbo Narcisistico sono vampiri energetici, parassiti che si nutrono della disponibilità altrui, che tendono a manipolare consapevolmente gli altri per ottenerne il controllo, per avere potere, per nutrire il loro ego smisurato, per godere di favori e di beni materiali.
Si tratta di attitudini individuabili attraverso un’attenta osservazione. I narcisisti manipolano deliberatamente, con la massima consapevolezza, per pura cattiveria, per invidia, per desiderio di auto-esaltazione. Utilizzano tecniche come il gaslighting (manipolazione psicologica per far dubitare una persona della propria percezione), la svalutazione o l’idealizzazione per controllare chi li circonda. Le loro azioni sono pianificate, finalizzate a mantenere una posizione di supremazia.
Gli episodi più crudeli della storia dell’umanità sono state compiuti, come mandanti o come esecutrici, da questi menti sadiche.
Il comportamento manipolativo nei narcisisti
È importante reiterarlo: il comportamento manipolativo intenzionale è una caratteristica unica e distintiva dei narcisisti, non del Disturbo Borderline.
Essendo esseri privi di personalità, i narcisisti vedono gli altri come estensioni del loro sé maniaco, li invidiano e nel contempo li temono perché non si sentono capaci di eguagliarli, soprattutto quando le persone godono di buona stima sociale.
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Trattano gli altri come strumenti per soddisfare i propri bisogni primari, i propri impulsi insani. Usare armi come la seduzione, nella sua accezione negativa, il condizionamento emotivo, il controllo psicologico per mantenere il potere nelle relazioni. La loro manipolazione è calcolata, poiché mirata a ottenere vantaggi e a nutrire un’autostima inesistente. Senza risucchiare gli altri nel loro vortice ingannevole, cesserebbero di esistere.
Differenza tra Boderline e narcisisti nei meccanismi di coping
L’individuo Borderline e il narcisista si differenziano anche nei meccanismi di coping. Le persone con DBP sono note per la loro tendenza inconscia a usare il clinging (aggrapparsi) e lo splitting (divisione del mondo in bianco e nero) come meccanismi di difesa. Quando si sentono trascurate, abbandonate o rifiutate, possono reagire in modo estremo. La loro attitudine è però il risultato di un dolore illimitato, non di un piano consapevole finalizzato alla manipolazione.
Il narcisista, al contrario, tende a utilizzare la sua apparente grandiosità e la svalutazione degli altri come meccanismi di difesa. Quando si sente minacciato o vulnerabile, manipola attivamente, tessendo trame basate sulla menzogna alle spalle delle sue vittime, per mantenere il controllo e per ravvivare il proprio ego inconsistente.
Il mito della manipolazione Borderline è da sfatare
Etichettare le persone con DBP come “manipolatrici” perpetua uno stigma ingiusto, ma può anche ostacolare il processo che le conduce a trovare un equilibrio ben definito. Queste persone non cercano di controllare gli altri. Sono piuttosto intrappolate in un ciclo di emozioni travolgenti, non sapendo come regolarle. La loro lotta è interna. Lo scontro si riversa contro la propria identità destabilizzata dal contorno sociale, contro il loro mondo emotivo.
Uno degli approcci più efficaci per aiutare le persone con DBP è la Dialectical Behavior Therapy (DBT), sviluppata da Marsha Linehan. La DBT insegna abilità di regolazione emotiva, tolleranza allo stress, miglioramento delle relazioni interpersonali, aiutando a gestire l’emotività senza ricorrere a comportamenti impulsivi o disfunzionali.
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Fondamentale è inoltre la presenza di un caregiver, ossia una persona seria, comprensiva, empatica, che rappresenta un supporto di fiducia per il soggetto Borderline. Un punto fermo a cui il Borderline può aggrapparsi nei momenti di difficoltà, senza timore di essere giudicato per le sviste che si trova a compiere, suo malgrado.
Fonti:
- Linehan, Marsha M. “Cognitive-Behavioral Treatment of Borderline Personality Disorder.” Guilford Press, 1993. (Sviluppo della DBT e trattamento del Bisturbo Borderline)
- Kernberg, Otto F. “Borderline Conditions and Pathological Narcissism.” Jason Aronson, 1975. (Teoria sui meccanismi difensivi nel Narcisismo e nel Disturbo Borderline)
- Gunderson, John G., e Perry D. Hoffman. “Understanding and Treating Borderline Personality Disorder: A Guide for Professionals and Families.” American Psychiatric Publishing, 2005. (Chiarimenti sui comportamenti Borderline e sul concetto di manipolazione)
Sono la CEO di Controsenso, Impresa operante nel Digital Marketing, nel giornalismo e nella comunicazione strategica. Dirigo un team di esperti che supporta P.M.I. e privati, aiutandoli a promuovere i propri progetti online e offline.