Siamo davvero liberi? Il 25 Aprile ci invita a guardare oltre le apparenze
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Siamo davvero liberi? Il 25 Aprile ci invita a guardare oltre le apparenze

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Nel giorno in cui l’Italia celebra la liberazione dal Nazifascismo, emergono riflessioni sulla natura della libertà e della democrazia nel contesto attuale, tra conquiste storiche e nuove sfide

Il 25 aprile 1945 segna una data cruciale nella storia italiana: l’insurrezione generale proclamata dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) portò alla liberazione di Milano e Torino, simboli della fine dell’occupazione nazifascista e dell’inizio di una nuova era democratica per il Paese.

La Resistenza, movimento eterogeneo composto da partigiani di diverse ideologie, fu determinante nel rovesciare il regime fascista e nel porre le basi per la nascita della Repubblica Italiana.

Il paradosso della democrazia contemporanea

La libertà, conquistata con il sacrificio di molti eroi coraggiosi durante la Resistenza, è al centro del dibattito filosofico contemporaneo. Secondo alcune analisi, la democrazia moderna rischia di trasformarsi in una forma di “libertà apparente”, in cui i diritti individuali sono enfatizzati a scapito della partecipazione attiva e del senso di responsabilità collettiva .

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In questo contesto, la libertà politica viene talvolta interpretata come libertà dalla politica, portando a una disaffezione verso il coinvolgimento civico e a una delega passiva del potere.​

La maschera della democrazia: tra apparenza e realtà

L’Italia  affronta sfide significative riguardo alla libertà di stampa e all’indipendenza dei media. Nel 2022, il Paese si è classificato al 58° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa stilata da Reporter Sans Frontières, evidenziando preoccupazioni legate a intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti.

Nel primo semestre del 2024, sono stati registrati 75 alert relativi alla libertà di informazione in Italia, di cui 47 collegati ad attacchi diretti contro giornalisti . Questi dati sollevano interrogativi sulla reale autonomia dell’informazione e sulla qualità del dibattito pubblico nel Paese.

Siamo davvero liberi?

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