Tarassaco: proprietà, usi e curiosità
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Tarassaco: l’erba spontanea che depura il fegato e contrasta l’anemia

Tempo di lettura: 3 minuti

Alla scoperta del tarassaco, un concentrato di nutrienti che purifica l’organismo. Proprietà, usi, curiosità e una ricetta veg

Il tarassaco (Taraxacum officinale), conosciuto anche come “dente di leone” per la caratteristica forma delle foglie, è una pianta erbacea perenne diffusa in tutto il mondo.

Caratteristiche

Il tarassaco appartiene alla famiglia delle Asteracee. Si riconosce facilmente per i suoi capolini floreali di colore giallo intenso, che si chiudono al calar del sole e si riaprono al ritorno della luce. Cresce spontaneamente in prati, campi e incolti, prediligendo terreni freschi e umidi. La fioritura avviene in primavera, ma le foglie possono essere raccolte durante tutto l’anno.

Proprietà e benefici

Il tarassaco è ricco di vitamine (A, C, K), sali minerali (potassio, ferro, calcio) e inulina, una fibra prebiotica.

I  nutrienti posseduti attribuiscono alla pianta proprietà diuretiche, depurative e digestive. Il dente di leone è utile per stimolare la funzionalità del fegato e della bile, per favorire la diuresi e per coadiuvare l’eliminazione delle tossine. Può essere utilizzato come rimedio naturale per stimolare l’appetito e migliorare la digestione.

La presenza di ferro lo rende un rimedio per contrastare l’anemia in maniera naturale, se unito ovviamente ad altri alimenti.

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Usi del tarassaco

In cucina, le foglie del tarassaco possono essere consumate crude in insalata o cotte come verdura. I capolini floreali si possono utilizzare per preparare confetture o sciroppi.

La radice del tarassaco, essiccata e tostata, può essere impiegata come surrogato del caffè. In erboristeria, il tarassaco è disponibile sotto forma di tisane, tinture madri, estratti e compresse.

Controindicazioni

Il tarassaco è generalmente sicuro, ma è sconsigliato in caso di calcoli biliari, ostruzione delle vie biliari e ipersensibilità alle Asteracee. Le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero consultare il proprio medico di fiducia prima di procedere con il consumo.

Curiosità sul tarassaco

Il nome della pianta deriva dal greco “taraxos” che significa “turbare”, in riferimento all’effetto diuretico garantito. In alcune culture, questa erba spontanea è considerata simbolo di fortuna e prosperità.
I semi del tarassaco sono dotati di un pappo che permette loro di viaggiare trasportati dal vento.

Risotto con tarassaco e fiori di Sambuco

Il tarassaco può essere utilizzato per preparare gustose ricette vegane. Scopriamo come sfrttarlo in un primo d’eccellenza: il risotto con tarassaco e fori di sambuco.

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di riso integrale
  • 2 scalogni
  • 100 g di tarassaco (foglie e germogli)
  • 50 g di fiori di sambuco
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 bicchiere di vino bianco secco
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

  • Pulire accuratamente le foglie di tarassaco e i germogli, sciacquandoli sotto l’acqua corrente.
  • In una pentola capiente, scaldare l’olio d’oliva e soffriggere lo scalogno tritato finemente.
  • Unire il riso e farlo tostare per un paio di minuti.
  • Sfumare con il vino bianco e lasciarlo evaporare completamente.
  • Aggiungere il brodo vegetale caldo un po’ alla volta, mescolando di continuo.
  • A metà cottura, unire il tarassaco e i fiori di sambuco.
  • Proseguire la cottura per circa 15 minuti, fino a quando il riso sarà al dente.
  • Salare e aromatizzare con pepe a piacere.
  • Mantecare il risotto con un filo d’olio extravergine d’oliva.
  • Servire subito con del parmigiano vegano grattugiato (facoltativo).

Consigli per ottenere un sapore più intenso

Si possono aggiungere al risotto anche i boccioli di tarassaco, conservati sotto aceto come i capperi. Se non si trovano i fiori di sambuco, consigliamo di sostituire con un altro fiore dal sapore delicato, come la camomilla o la malva.
Per un tocco croccante, si possono aggiungere al piatto finale dei semi di chia o di girasole tostati.

Varianti

Per un risotto più cremoso, suggeriamo di aggiungere al brodo vegetale un cucchiaio di panna di soia o di riso. Per un primo più saporito, si possono unire al soffritto dei funghi tritati, senza esagerare nel quantitativo.

Tempo di preparazione: 30 minuti
Difficoltà: facile

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