Uno studio condotto dall’Università di Verona e Palazzo Maffei sta esplorando l’effetto benefico delle visite ai Musei sulla salute mentale, con l’obiettivo di dimostrare come queste esperienze possano ridurre l’ansia e migliorare il benessere psicologico. La fase pilota, conclusa di recente, ha mostrato risultati molto positivi, confermando un significativo miglioramento dello stato psicologico dei partecipanti
Visitare Musei potrebbe ridurre l’ansia e la depressione, migliorando il benessere psicologico. Dimostrarlo è l’obiettivo del progetto MINERVA, avviato a Verona dalla collaborazione tra Palazzo Maffei Casa Museo e il Centro OMS per la ricerca in salute mentale dell’Università di Verona.
Il progetto mira a valutare scientificamente l’impatto delle esperienze artistiche sul benessere psicologico, esplorando come la fruizione museale possa influire sulla salute mentale.
La fase pilota dello studio
Nella fase pilota, 36 partecipanti, per lo più donne tra i 21 e gli 80 anni, hanno completato tre visite guidate tematiche. I risultati preliminari hanno evidenziato un significativo miglioramento nei sintomi dell’ansia e della depressione, con una riduzione del disagio psicologico e un incremento del benessere generale.
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Con questi dati positivi, si sta affrontando la fase successiva dello studio. Le visite continueranno a esplorare temi come il dialogo tra antico e moderno, la Scienza nell’Arte e il legame tra Arte e benessere psicologico.
Il progetto rappresenta uno dei primi studi scientifici volti a misurare l’effetto terapeutico dell’esperienza museale, e potrebbe offrire nuove prospettive sul ruolo dei Musei nel migliorare la salute mentale e il benessere collettivo.

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